Utilità del tablet a scuola

17 Ottobre 2012 di Indiscreto

Il tablet non è solo un giochino per quarantenni, come in fondo pensiamo, ma potrebbe servire anche a scuola. Appena letto un articolo di Marco Marello su Panorama, su segnalazione dell’amico Paolo, in cui si parla degli istituti, come l’Itis Majorana di Brindisi, che stanno sperimentando l’uso dell’iPad in classe al posto dei libri. Non è una semplice sostituzione tecnologica, ma un cambio di prospettiva: perché i testi contenuti nell’iPad, redatti tramite tramite iBooks Author, sono opera degli insegnanti stessi. Che in teoria dovrebbero aggiornarli in continuazione.

Tutto bello, quindi? Evviva il futuro che è arrivato? Modeste osservazioni dal nostro bar, con sedie rosse di plastica brandizzate Algida e i posti per Juventus-Napoli di sabato già esauriti. La prima: buona cosa il risparmio del peso, che evita ai ragazzi di andare a scuola con trolley da mignotta (le cartelle non esistono più da anni, gli zaini sono in declino), ma l’iPad chi lo paga? Strumento per benestanti o iPad di Stato? La seconda: buona cosa gli insegnanti che preparano le lezioni e sono motivati ad aggiornarsi, ma su quali basi? Copiando dai libri di carta? Imponendo il proprio punto di vista anche per iscritto, oltre che durante la spiegazione in classe?

 

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