Una società di automobilisti tifosi

30 Marzo 2010 di Libeccio

di Libeccio
Gli incidenti del terzo millennio, i consiglieri di Balotelli, la Roma applaudita a prescindere, la normalità per Zebina e il mito di Prandelli.

1. In Italia ogni settimana una Persona viene ammazzata mentre attraversa la strada sulle strisce pedonali. Gli italiani però si incazzano soltanto per due cose: se la squadra del cuore non vince e se qualcuno ci tocca (rovina) l’automobile. A Pescara un ragazzo è stato ammazzato a pugni per futili motivi. E’ rimasto a terra per ore senza che nessuno si preoccupasse minimamente. Intorno al suo cadavere ogni cosa continuava come se nulla fosse. Provate a tamponare appena appena qualcuno in qualsiasi città italiana. Una volta intanto si spostavano le auto per non creare caos e ci si metteva d’accordo usando il buon senso. Adesso si formano code chilometriche, capannelli di gente, con l’
ausilio dei telefonini subito si chiamano i vigili urbani, poi il marito chiama la moglie e avverte l’amante, la moglie idem, vengono chiamati i padri, i nonni, gli amici anche d’infanzia. Procedendo per metafora: non sarà che questa società è in preda alle convulsioni tipiche di un fine corsa?
2. Inevitabile punto su Mario Balotelli, che abbiamo sempre difeso anche da chi all’Inter trovava più semplice metterlo alla gogna che aiutarlo. Adesso però occorre anche dire una cosa di segno diverso: ovvero che nel momento peggiore della stagione nerazzurra, il malissimo consigliato Balotelli ci ha messo del suo per peggiorare la situazione generale. Da uno che dall’Inter è stato reso famoso e
anche ricco, non era lecito aspettarsi qualcosa di più? Lo preferivamo quando sbagliava con il suo cervello, in fondo poteva sempre attaccarsi ai 19 anni.
3. La nostra impressione è che l’Inter sia alla canna del gas, almeno in Italia. Probabilmente le energie assorbite dalla Champions sono tali che la squadra non riesce poi a trovarne di minime per mantenere in campionato un cammino competitivo anche quando la sorte sembra non essere avversa (il pari
provvisorio raggiunto con la Roma). In un mese ha consumato il vantaggio faticosamente accumulato e ora è praticamente testa a testa con la Roma per la volata finale. E a noi sembra che la Roma abbia delle chance in più perché ogni risultato sarà applaudito al contrario dell’Inter che deve solo vincere. Meglio così, comunque, che un campionato addormentato e dal finale scontato. Non si dice sempre che il fine giustifica i mezzi?
4. La situazione della Juve e gli episodi di razzismo contro Zebina sono veramente intollerabili. Adesso che è volato anche uno schiaffo (a tradimento) qualcuno sarà più contento e ogni cosa risolta? La Juve ha tantissimi problemi (crediamo che Zebina sia l’ultimo di questi), ma il tifo ultras sembra aver trovato il capro espiatorio. Facilissimo farlo e anche stupidissimo. Non sarebbe ora che almeno la dirigenza Juve dicesse qualcosa in proposito? Ha richiamato il giocatore quando ha avuto quel gesto (deprecabile) di reazione verso i suoi tifosi che lo chiamavano “negro di merda” da decine di partite
interne o esterne. E fino ad ora non ha mai pronunciato una parola in sua difesa. E’ normale?
5. Secondo noi Cesare Prandelli è l’allenatore più sopravvalutato d’Italia, in proporzione al valore delle rose allenate. Consideratissimo nei salotti del calcio che contano sia giornalistico che societario, nonostante che alla non più giovanissima età di 53 anni (tra B e A allena da circa 15 anni) non abbia
conquistato alcun trofeo significativo in un mestiere dove contano solo i trofei o almeno andare vicino a sollevarli. Il quotidiano sportivo (calcistico) di Torino “Tuttosport” gli sta tirando la volata da mesi come nuovo allenatore della Juve (passati Hiddink, Benitez e Lippi) e sembra proprio che stia
per raggiungere il suo obbiettivo. Di solito non ci prendono, vedere la lotta contro Ranieri, ma magari è la volta buona.
Libeccio
(in esclusiva per Indiscreto)

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