Troppi competenti o troppi tarocchi

20 Settembre 2012 di Stefano Olivari

Gli scommettitori italiani sono diventati troppo bravi o i tarocchi, quelli che non saranno mai scoperti, hanno superato il livello di guardia? La domanda sorge spontanea dopo avere letto che le prime settimane di settembre sono state il periodo peggiore, dal punto di vista del bookmaker, in 14 anni di scommesse sportive legali nella terra dei cachi. Interpellati dall’eccellente sito Agipronews, alcuni risk manager hanno spiegato che i giocatori stanno sfondando i bookmaker soprattutto con le puntate speciali sul calcio (che di fatto è il 95% del gioco extra ippica): doppia chance, over/under, Goal, eccetera. E che nemmeno l’abbassamento delle quote, che personalmente abbiamo notato soprattutto sul numero dei gol, ha riportato in zona positiva il pay-out delle aziende (di solito mai superiore all’80% delle giocate, mentre nelle ultime settimane si è intorno al 125…). In particolare domenica 2 settembre è stata la giornata peggiore dell’anno per il banco, con le vincite totali che hanno addirittura più che doppiato le somme giocate. E quindi? Non siamo bookmaker, ma solo giocatori. Le quote inevitabilmente più basse penalizzeranno noi, ma non chi conosce i risultati in anticipo, che potrà guadagnare anche con quote a 1,01.

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