Speranze 2012

13 Gennaio 2012 di Libeccio

di Libeccio
Il calcio di Farina, Simoni, Henry, Lamela, Alvarez, Conte, Pozzo e Prandelli.

1. Speriamo che quello del 2012 sia il calcio di Simone Farina, che ha rifiutato 200mila euro per taroccare una partita, al contrario di Cristiano Doni ed altri come lui che quelle occasioni di combine invece le cercavano. “Io queste cose non le faccio” ha detto Farina a chi gli proponeva di frodare una partita e in quella dimostrazione di onestà c’è un mondo forse oramai scomparso per sempre. L’onestà dovrebbe essere data per scontata e non additata ad esempio, ma purtroppo siamo arrivati a questo punto.
2. Speriamo che sia il calcio di Gigi Simoni,
che anche a Gubbio alla veneranda età di 72 anni è riuscito a fare bene e a vigilare affinchè i mercanti malvagi non entrassero nel tempio. Simoni è sempre lo stesso, dall’Inter di Ronaldo al Gubbio di Daniel Ciofani. Uno vero, non a caso poco apprezzato da quelli finti.
3. Speriamo che sia il calcio di Thierry Henry
, che ha scritto tante pagine belle di calcio, compresa l’ultima nell’Arsenal dove è tornato dopo alcuni anni di pensionamento (troppo) anticipato negli Stati Uniti. Appena entrato a pochi minuti dalla fine di una gara difficile (con l’Arsenal che a fatica pareggiava) ha fatto un gol dei suoi prima accarezzando una palla che arrivava in diagonale e poi spedendola con l’esterno destro a giro nell’angolo più lontano (227esima rete di Henry con l’Arsenal). Grande giocatore Henry, protagonista involontario anche di una delle sviste più grandi della storia del calcio (la Juve lo cedette rapidamente dopo averlo acquistato, non ritenendolo un giocatore di livello) italiano. Ma Moggi non era quello che sapeva valutare i giocatori come nessuno? 
4. Speriamo che sia il calcio degli Erik Lamela e dei Ricky Alvarez, che inizialmente sembravano scarsi e poi si sono rivelati almeno giocatori di prospettiva in due ambienti difficilissimi. Magari saranno travolti dagli eventi, ma qualcosa di buono c’è. 
5. Speriamo che sia il calcio di Antonio Conte che è arrivato alla Juve tra lo scetticismo generale, con un pedigree non proprio eccezionale e in pochi mesi ha rivoltato la squadra (ma anche una certa mentalità in società) e l’ha riportata al vertice del calcio nazionale, in maniera più concreta dei proclami del suo presidente.
6. Speriamo che sia il calcio di Giampaolo Pozzo
(e non della assurda sfida di mercato tra Inter e Milan per Tevez, che speriamo si chiuda sullo zero a zero) che anche quest’anno sta scrivendo la solita storia sportiva con l’Udinese. Se solo avesse un pubblico…
7. Speriamo sia il calcio di Cesare Prandelli che ha prima portato la nazionale a giocare in Calabria contro le cosche mafiose (scarso il consenso mediatico che ha accompagnato l’iniziativa, al di là di qualche scontato servizio ‘buonista’)
che avvelenano la nostra società e poi invitato Farina ad un raduno della nazionale quale premio per il suo rifiuto ad una combine. I suoi nemici dicono che gli interessa solo la buona stampa e lo aspettano al varco europeo. Noi tifiamo per lui. A partità di retorica, meglio quella dei buoni sentimenti che quella del denaro.
 

Libeccio, 13 gennaio 2012

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