Si gioca per il secondo posto

5 Ottobre 2009 di Stefano Olivari

La Supercoppa italiana di ieri sera al PalaSclavo è stata una grande occasione persa. Non per la Virtus Bologna, priva di David Moss (fra l’altro controllato da Siena) e con Scoonie Penn arrivato due giorni prima a sostituire l’infortunato Collins, che è stata come da pronostico asfaltata (87 a 65 il risultato). Ma perchè la superiorità della Montepaschi, sportiva ma soprattutto organizzativa, su tutto il resto della serie A è ormai a livelli tali che le sue cavalcate dovrebbero essere proposte in campo neutro: meglio fare promozione a Genova o a Firenze, per dire due piazze fuori dal grande giro, che esibirsi in un palazzetto semivuoto con gente che dietro alle panchine manda sms invece che guardare la partita. Che è stata più interessante tatticamente che per le emozioni del punteggio. Lardo ha scelto di sfidare il tiro da tre di Siena, cosa che in genere non fa nessuno ritenendolo (giustamente) l’arma letale di Pianigiani, con una zona 3-2 sistematica soprattutto nella prima fase della partita. Il risultato? Tanti tiri aperti, con percentuali sufficienti fino alla fine del secondo quarto quando la precisione è salita e di fatto il match è finito. Al termine per Siena un eccellente 15 su 31 da tre, che unito alla lettura delle percentuali da due (14 su 27), spiega tutto e anche di più. Più tiri da tre che da due, in Italia la kosarka dei più forti paga sempre. Mentre in Europa, con qualche mano addosso in più, no.

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