Rafa corre sempre

1 Maggio 2007 di Stefano Olivari

PER FORTUNA – Di solito chi vince dopo un po’ comincia a stufare e dunque ha il tifo contro. Eppure crediamo che la vittoria di Nadal a Barcellona sia stata salutata con soddisfazione anche dagli ammiratori di Federer, anche perché tra i due – questo è ormai chiaro – c’è rivalità in campo ma non certo fuori. Comunque, in ogni caso, il fatto che in Spagna non abbia vinto Canas è stato inevitabilmente motivo di sollievo. E’ inutile: l’argentino non piace, né a noi né a tanti altri, e non riuscirà a rifarsi un’immagine pulita. Così vamos Rafa, anche se alla fine Guillermo ha detto: “Sono uno dei cinque favoriti per il Roland Garros”. Purtroppo ha ragione. L’ESAME VERO – Tra i cascami dell’Operacion Puerto s’affacciano anche altri sport che non siano il ciclismo, contro il quale la crociata è talmente a senso unico che sta coinvolgendo in beghe da cortile perfino gli stessi corridori. Insomma, per ora il problema doping interessa solo le due ruote, eppure si sa da tempo che il medico spagnolo aveva diversi clienti e di nome. Si parla di calcio e si parla, inutile nasconderlo, di tennis. E a questo proposito a intermittenza spunta proprio il nome di Nadal, un po’ perché vince tanto, un po’ perché corre sempre. Insomma, il tennis per ora si è chiuso a riccio colpendo sporadicamente, eppure sarebbe il caso di prevenire guai futuri cominciando a pensare di evitare un disastro. Insomma, che siano sangue e urine, che sia il Dna: facciamola finita subito. E non sarebbe il caso che proprio dai giocatori partisse un’idea? SEQUESTRO PREVENTIVO – Come si fa ad evitare che le scommesse influiscano sul tennis? Semplice: si eliminano i computer. E’ qello che quanto meno hanno pensato gli organizzatori del torneo di Montecarlo che hanno sequestrato i pc agli spettatori che si presentavano armati all’ingresso. Domanda: e i telefonini? Anche quelli ormai sono collegati a internet, anche con quelli basta un clic per fissare la quota. Insomma: va bene essere previdenti, ma la tecnologia è sempre un passo avanti. E a questo punto ci si può fidare solo dei tennisti… DUE SU TRE SU CINQUE – Il dibattito è aperto: meglio le finali due su tre o quelle tre su cinque? Come si sa i Master Series quest’anno hanno deciso di adottare il formato corto, rispondente insomma al resto del torneo. Così anche a Roma, come fa notare Ubaldo Scanagatta sul suo interessante ed autorevole blog, sarà impossibile rivedere una finale emozionante e intensa come quella dell’anno scorso tra Federer e Nadal, mentre al massimo si può sperare – sempre che siano ancora loro a giocarsi il titolo – che vada un po’ meglio rispetto alla finale di Montecarlo dominata dallo spagnolo. Tutto vero, come vero però è anche che i giocatori hanno ottenuto questo perché si gioca troppo, il rischio di infortuni è sempre più alto e il pericolo di vedere poi degli Slam dimezzati è sempre dietro l’angolo. Insomma, la ricetta perfetta non esiste: ma se è vero – come si dice – che giocare due su tre piuttosto che tre su cinque è quasi come praticare due sport differenti, forse allora è comunque meglio limitarsi nel formato per avere la garanzia del miglior spettacolo possibile tutto l’anno. Oppure, lanciamo un’idea, ridurre i Master Series a cinque e crearne tre (o quattro) super: tabellone a trentadue giocatori e match sempre tre su cinque. Impossibile? CONSIGLI UTILI – Su Tennis Italiano intervista esclusiva (espressione al giorno d’oggi abusata, anche quando ci si riferisce a conferenze stampa) e comunque interessante a Roger Federer. Che per una volta non parla di tennis ma di quello che fa quando sta in giro. In pratica: a Roger e a Mirka piace mangiare (niente malignità, prego) ed ecco allora una piccola guida gastronomica sui ristoranti preferiti a Roma a Milano. Nella Capitale tocca a Santopadre e alla Taverna Trilussa, su al Nord a Bice, Da Giacomo e Bagutta. Nel caso che vogliate incontrare Roger dunque, ecco gli indirizzi. Il periodo è quello dei prossimi Internazionali e dei giorni prima di Wimbledon. Eppoi sappiate che Federer ha in progetto un giro in barca sulla Costiera Amalfitana. Ma le fan non s’illudano: Mirka non molla…

marcopietro.lombardo@ilgiornale.it

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