Questori tifosi e partito di Miami

21 Dicembre 2009 di Stefano Olivari

di Stefano Olivari
Pochi centimetri di neve e temperature di poco sotto lo zero (in dicembre, incredibile!) sono stati sufficienti ad armare il partito del cemento ed i suoi tamburini, secondo cui ogni male del calcio italiano va ricondotto al fatto che i nostri stadi sono diversi dall’Allianz Arena.
In realtà l’unico scandalo è che un piccola precipitazione, ampiamente prevista, abbia cancellato mezza serie A in mezzo ad approssimazione e piccole furbizie. Sabato a Firenze si poteva tranquillamente giocare, probabilmente anche a Bologna: i campi erano praticabili, gli spettatori che non sopportavano il sedere ghiacciato potevano starsene a casa come del resto da un secolo hanno sempre fatto durante la brutta stagione. Non solo: partite a maggior ragione recuperabili ieri sono state cancellate, nel nome di vacanze già prenotate dai giocatori più che di una vaghissima ‘sicurezza’ degli spettatori (alcuni dei quali, come a Firenze, eroici spalatori quando già si sapeva che il partito di Miami aveva già vinto). La decisione più scandalosa è arrivata da Genova, dove con un bellissimo sole ed una temperatura vicina ai dieci gradi sopra lo zero Genoa-Bari è stata cancellata per decisione del questore. Un questore tifoso, evidentemente, visto che i rossoblu erano senza mezza squadra e che a Torino alla stessa ora Juve-Catania si è giocata con cinque gradi sotto lo zero. Per non parlare dell’Inter-Lazio serale, in cui si sono sfiorati i meno dieci. Tutto rimandato, probabilmente, al 27 gennaio: data in cui freddo, neve e ghiaccio non hanno meno probabilità di manifestarsi. Poi, da Abete in giù, c’è stato il solito inno ai nuovi stadi necessari per avere l’Europeo (ma non bastavano le escort?) dimenticando che quasi tutti quelli vecchi erano agibili e che tre quarti dei ricavi arriva dalla tivù.

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