logo

Calcio

Progetti senza cresta

di Stefano Olivari

Pubblicato il 2009-12-21

article-post

di Stefano Olivari
Nonostante la storica visita a Vinovo di Andrea Agnelli e John Elkann, Blanc non ha avuto il fegato (per non citare le solite parti del corpo) di ingaggiare lo svincolato Roberto Mancini. Nonostante il tifo bianconero infantile dichiarato dallo stesso (mancava solo la colonna sonora di Viola Valentino) ed il fatto che si trattasse del miglior allenatore disponibile.
Discorsi già affrontati, quando preferendo Ferrara a Conte la società ha puntato forte sul Lippi 2010 invece che su uno ‘vero’ già adesso. E il dio del calcio ha punito la Juve al di là dei demeriti facendo vincere il Catania della sua emanazione Sinisa Mihajlovic. Poi chi tre settimane fa titolava ‘Ciro come Guardiola’ chiede adesso l’impiccagione di un allenatore che ha sbagliato davvero una sola partita (purtroppo per lui la più importante finora della stagione) e che per il resto si è dovuto barcamenare fra logiche di spogliatoio, esigenze della società ed assenze di uomi chiave (Chiellini, Sissoko, adesso Buffon). Rimanendo in zona Champions, massimo risultato possibile con una squadra competitiva con l’Inter solo se al super-completo.
Rimane il fatto che il Manchester City abbia fatto un affare, non per i modi volgarmente morattiani della scelta (Hughes era mal sopportato dagli sceicchi anche perchè lo spogliatoio era quasi tutto con lui) ma per la sostanza. Visto che i fuoriclasse li sanno individuare anche al bar e che gli schemi nel calcio sono tre o quattro, la vera differenza Mancini l’ha sempre fatta sapendo scegliere e motivare i giocatori medi. Se alla Fiorentina e alla Lazio ha ereditato situazioni di altri, oltretutto anche vincendo, è all’Inter che ha dato una sterzata alla storia ben prima di Calciopoli. Non solo perché ha puntato sui Maicon invece che sui Domoraud, a posteriori siamo tutti genii, ma perché i Maicon è stato capace di valorizzarli e di portarli in alto. E’ infatti impressionante il numero di incompresi dell’Inter di Moratti prima di Mancini: Pirlo, Mutu, Seedorf, solo per citare quelli del girone immediatamente inferiore ai Messi-Ronaldo-Ibra-Kakà, ma anche tanti giocatori buoni triturati dall’ansia dell’ambiente e in certi casi dall’incapacità degli allenatori.
Quindi al City la differenza non la farà facendo prendere l’impossibile ad Al Mansour, ma tirando fuori il meglio da tutti i giocatori di livello medio alto di cui è piena la squadra: Micah Richards, Wright-Phillips, Martin Petrov, saranno i suoi giocatori ancora più di Tevez e Robinho. Mancini forse non è il miglior allenatore per giocarti la partita della vita, ma è capace di lavorare su un progetto a medio termine ed ha anche un’altra caratteristica degna di nota e particolarmente apprezzata in Inghilterra a livello di etica pubblica (poi in concreto gli ‘zanza’ ci sono anche lì): mai ha rubato o fatto creste sui giocatori scelti, nemmeno quando si è trattato di suoi fedelissimi. Qualunque modesto calciatore o procuratore della terra dei cachi potrebbe giurarvi che non è la regola.

Potrebbe interessarti anche

  • preview

    Il Muro del Calcio 2024-25

    Lo spazio per i vostri e nostri interventi sullo sport più amato dagli italiani, quello dove tutti possono avere il loro quarto d’ora di competenza. O meglio, quasi tutti…

  • preview

    Fumagalli come Torricelli?

    Tommaso Fumagalli come Moreno Torricelli? Non per il ruolo, attaccante contro difensore, ma per la favola di cui potrebbe essere protagonista il ventiquattrenne di Bellinzago, una favola che ci sta davvero appassionando: dalla Terza categoria alla Serie B, con realistiche speranze di salire ulteriormente di livello. Una storia molto simile a quella appunto di Torricelli, […]

  • preview

    Juventus Museum, lo spazio espositivo è tra i più visitati

    Il calcio non si ferma mai al solo campo da gioco, e questo lo dimostra anche il crescente interesse per i musei legati al mondo sportivo. Tra le istituzioni culturali più visitate di Torino nel 2023 figura infatti lo Juventus Museum, che ha raccolto 148.703 spettatori, entrando nella top ten dei musei più frequentati della […]

  • preview

    Il peggior Pallone d’Oro della storia

    Chi è il peggior Pallone d’Oro della storia? Non Rodri, almeno secondo noi, eppure non soltanto a Florentino Perez sembra che lo spagnolo abbia usurpato il trono che per diritto woke-Real sarebbe dovuto andare a Vinicius, a sua volta descritto da molti come uno Suazo con il marketing. Certo è che chi guarda a questo […]

  • preview

    Chi allenerà Mancini

    Quale squadra può allenare adesso Roberto Mancini? Da sempre, da ben prima di conoscere Franco Rossi (fra poco saranno 11 anni che è morto e abbiamo sempre meno persone con cui ricordarlo), che ci introdusse nel suo mondo al di là delle vicende sportive, abbiamo una simpatia per Mancini: se si potesse scrivere la verità […]

  • preview

    Le dimissioni di Moratti

    La vera fine dell’era Moratti all’Inter è esattamente di dieci anni fa, il 23 ottobre 2014, quando Massimo Moratti si dimise dalla carica di presidente onorario del club nerazzurro preso in mano 19 anni prima. Dimissioni che arrivarono circa un anno dopo la vendita del 70% delle azioni a Erick Thohir e due anni prima […]

  • preview

    Totti torna a giocare

    Totti torna a giocare? No, perché alla Roma dei Friedkin non lo vorrebbero vedere nemmeno dipinto, ma in teoria potrebbe. Una battuta in tottese, pronunciata dal diretto interessato, ci ha consentito di scrivere qualche post (compreso questo), ma sarà impossibile rivedere sul serio in campo Totti in Serie A, a 48 anni e dopo 7 […]

  • preview

    Il gol di Elkjaer senza scarpa

    Sono passati 40 anni da uno dei gol più famosi nella storia della Serie A, quello segnato da Preben Elkjær Larsen, per tutti Elkjaer, il 14 ottobre 1984 alla Juventus con la maglia di un Verona che di lì a pochi mesi avrebbe vinto uno scudetto incredibile. Con una squadra di scarti, sia pure di […]

  • preview

    Klopp o Guardiola

    Klopp o Guardiola? Chi è stato l’allenatore più influente di questo secolo? Finalmente un Di qua o di là calcistico senza sovrastrutture ideologiche o seghe mentali, in questa settimana di nulla, nel giorno in cui è diventato sicuro che l’ex allenatore del Liverpool andrà a dirigere organizzativamente le squadre Red Bull: Lipsia, Salisburgo, New York, […]

  • preview

    Il gol di Hateley

    Questo che vi apprestate a leggere non è un libro di memorie personali su Mark Hateley, anche se non mancherebbero di certo. Essendo nato nel 1971 e avendo dovuto subire a scuola gli sfottò dei compagni interisti e juventini, soprattutto negli anni della B, quasi non mi sembrava vero che il Milan avesse acquistato un […]