Poker speranze

4 Gennaio 2010 di Libeccio

di Libeccio
I testimonial umanitari, Chievo-Inter per l’Asia, la differenza fra Ferrara e Leonardo, la bulimia di Moratti e il centravanti di Spalletti.

1. Fra le immagini disturbanti delle trascorse ci sembra opportuno citare quelle relative a persone di sport che si sono prestate a pubblicizzare il poker on line e campagne cosiddette umanitarie in ‘favore’ dei bambini poveri del tal lontanissimo posto, in un momento in cui la gente è più sensibile a questi argomenti. Secondo voi a scommettere via internet contro qualcuno che tiene il banco mediamente  si vince o si perde? E organizzazioni pseudo-umanitarie che nascono a ridosso delle festività e poi svaniscono, sono roba seria o spazzatura animata da gente senza scrupoli? L’importante è, come in tutte le cose, che ci sia un pubblico disponibile a recepire i messaggi. Purtroppo in entrambi i casi c’è.
2. E’ scomparso Beppe Chiappella, espressione di un calcio nel quale forse ci riconoscevamo di più rispetto a quello attuale. Da anni se ne stava in silenzio, pur avendo molto da raccontare. Oggi moltissimo è cambiato nel mondo del calcio e molto altro cambierà ancora, temiamo non in meglio. Alla ripresa nel 2010 il campionato giocherà la prima gara (quella di mercoledì 6 gennaio dell’Inter con il Chievo) alle ore 12.30, un orario da aperitivo. Il motivo è presto spiegato con i diritti tv. Sull’onda del modello britannico, una delle partite del campionato verrà disputata alle ore 12.30 per venire incontro alle esigenze di diffusione delle televisioni del continente asiatico che hanno ricomprato i diritti a trasmettere per quell’area del mondo. La nostra personale ed inutile protesta sarà quella di non vedere la partita.
3. Leonardo dopo un inizio stentato ha recuperato terreno ed è tornato nel cuore della dirigenza del Milan, dei cronisti (quasi tutti) che criticano solo l’allenatore e dei suoi tifosi. Staziona a 8 punti dall’Inter in seconda posizione di classifica, ma ha da recuperare una gara. Pienamente in lizza dunque per la vittoria finale. Ferrara invece dopo un buon inizio di campionato, ha perduto terreno ed è diventato un reietto sul quale lanciare ogni genere di critica e neanche sempre pacifica. Vorremmo porre alla vostra attenzione un solo dettaglio: i punti di differenza tra Juve e Milan in campionato sono 1 (uno)….
4. Goran Pandev è quindi tornato all’Inter. E’ un buon giocatore, come ha dimostrato alla Lazio, anche se con limiti caratteriali che alcuni anni fa indussero la società ex via Durini a disfarsene. Eppure Moratti aveva detto ‘niente acquisti’. Si parla anche di Kolarov che andrebbe a coprire la fascia sinistra dove l’Inter non avrebbe un giocatore di ruolo. Un ruolo per cui l’Inter ha consumato in una stagione il bravo Maxwell, la promessa Santon (secondo noi giocatore normale, anche in prospettiva, ma di sicuro non scarso) e la vcertezza Chivu che gioca in quel ruolo come ripiego anche se è lì che a inizio carriera si è affermato. Oltre la sua metà campo l’Inter ha giocatori che hanno reso al minimo (Mancini, Quaresma, Suazo ceduto al Genoa) per limiti loro ma anche perché impiegati al minimo. Lo stesso Balotelli gioca a singhiozzo. Forse occorrerebbe ottimizzare di più certi importanti investimenti prima di spendere ancora e ancora e ancora in modo quasi bulimico.
5. Dopo Capello (sulla panca della nazionale inglese), Trapattoni (su quella della nazionale irlandese), Zola (West Ham), Ancelotti (Chelsea), Spalletti (Zenith di S. Pietroburgo) ecco che un altro allenatore di prima fascia lascia l’Italia. Grande inizio per Mancini al Manchester City, tre vittorie su tre partite, con l’amarezza di non avere avuto una proposta italiana adeguata al suo valore. Tranne Zola, che è di prima fascia come personaggio ma non ancora come tecnico, tutti nomi pesanti. Forse sarebbe opportuno approfondire le ragioni intime di questa scelta di varcare i confini nazionali e andare alla ventura, al di là di soldi che questi allenatori non mancavano nemmeno a casa loro. In molti casi sembra che ci sia anche la necessità di cambiare aria dopo stagioni molto tirate e cariche di polemica tensione (Capello, Spalletti, Ancelotti, Mancini) per misurarsi con ambienti diversi e poco intossicati rispetto ai nostri. Auguri a Mancini per la sua nuova avventura, pensando che farà bene come in ogni altra panchina sulla quale si è seduto. Auguri anche a Spalletti, ricordando che alla Roma hanno subito comprato a Ranieri il centravanti che Spalletti chiedeva inutilmente da tre stagioni, ritenendolo fondamentale per il suo gioco. Chi fa la campagna acquisti nella Roma?
Libeccio

(in esclusiva per Indiscreto)

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