Poco pane e niente acqua

16 Settembre 2010 di Stefano Olivari

di Sam Martin
Il meeting dei novemila euro per Howe, la grande stagione di Gibilisco, il discorso per gli spacciatori e il maestro di Chechi.

1. Quanto costerà una ventina di bottigliette d’acqua? Cinque euro, più o meno. La domanda e la risposta ci sono venute in mente durante l’ultima Notturna di Milano, notando che i saltatori con l’asta erano rimasti a secco. Infatti nessuno aveva provveduto, come in tutti i meeting (anche di medio-basso livello), a mettere un frigo con qualche bottiglietta d’acqua per gli atleti (riscaldamento iniziato alle 20, gara conclusa alle 23). E così il volenteroso di turno è andato con le monetine a comprarne un po’ per l’intero gruppo. Un risparmio che non capiamo, visto che un banalissimo 200 metri di Howe, contro nessuno, è stato pagato 9.000 euro dagli organizzatori.
2. Passiamo agli atleti veri. Ovvero al nostro Giuseppe Gibilisco che, nell’ordine, dopo il meeting di Londra (quello di ‘Pisciando fuori dall’asse’) ha vinto Berlino con 5.71 e Milano con 5.70. Due fior di risultati con in mezzo un 5.55 a Bruxelles, un viaggio a vuoto a Budapest per una riunione di salti in piazza (annullata per la pioggia e il freddo) e un buon 5.66 (secondo posto dietro Miles) sempre in piazza, a Chiari. Adesso Beppe è atteso da un lungo inverno di allenamenti. Primo obbiettivo: l’Europeo indoor a Parigi (4-6 marzo 2011) in casa dell’antipaticissimo Lavillenie. Tutti lo vogliono battere. Non saluta, si sente un padreterno. E sbaglia a tenere questo atteggiamento da velocista spocchioso, perché quei pazzi dell’asta sono tutti amici tra loro: in questa specialità l’autoironia e gli scherzi sono importanti come una medaglia olimpica.
3. A Milano, per esempio, Gibilisco a fine gara ha preso in mano il microfono dello speaker e ha dedicato la vittoria al grande tedesco (personale di 5.85) Richard Spiegelburg, all’ultima gara in carriera. Peccato che gli altoparlanti fossero indirizzati verso l’esterno. In tribuna non si sentiva nulla, all’esterno tutto: per la gioia degli spacciatori che stavano operando nel parco, forse fra di loro c’era qualche appassionato di salto con l’asta (nel Maghreb Spiegelburg è popolarissimo).
4. Ma torniamo a Gibilisco. Che per cercare di battere Lavillenie a ottobre passerà qualche settimana a Varese da Bruno Franceschetti, lo storico allenatore di Chechi.
Il maestro, con le sue competenze, affiancherà i tecnici Zamperin, Pilori e Margesin andando a completare la squadra italiana dell’asta. Alla quale dovrebbe aggiungersi anche lo junior Marcello Palazzo, il più bel prospetto dell’asta azzurra. La pensa diversamente la Isimbayeva che ha dichiarato che Stecchi arriverà presto a 6 metri (un allenatore azzurro leggendo sulla Gazza questa dichiarazione si è messo a ridere). Aspettando Palazzo o i 6 metri di Stecchi, godiamoci questo Gibilisco.
Sam Martin
(in esclusiva per Indiscreto)

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