Per Kim suona la campana

8 Maggio 2007 di Stefano Olivari

WILD CARD – Alla fine la prima vittima degli Internazionali d’Italia è stata Andreas Seppi, primo tra gli esclusi per le wild card ed eliminato poi nelle qualificazioni. La scelta di far entrare Bracciali, più a suo agio sul veloce, ha sollevato critiche ed è stata vista come un gesto di gratitudine nei confronti del giocatore che ha “immolato” il suo braccio in Davis. In realtà tutte le idee sono valide: Seppi meritava forse di più, era forse numero due dietro Starace riguardo agli ultimi risultati, eppure poi Bracciali ha battuto Ginepri al primo turno. Il vero problema, però, è non avere un giocatore italiano di diritto nel tabellone principale. Ma come al solito scopriremo che il movimento è in grande salute. DUE SU TUTTI – In ogni caso possiamo essere contenti delle performance di Bolelli e Starace. Il primo, vincendo il challenger di Tunisi, è entrato stabilmente nei primi cento ed ora è il terzo giocatore italiano. Il secondo ieri sera ha giocato la partita perfetta sbaragliando Calleri. Due giocatori in palla, insomma, che approfittano della stagione in terra battuta, com’è doveroso, per acquisire punteggio e personalità. Il problema sarà non sparire del tutto da luglio in poi: su Bolelli possiamo avere delle chance, Starace ce la farà? CHE SPETTACOLO – Metti Federer e Nadal in campo e fai spettacolo anche in doppio. E’ successo ieri, quando gli organizzatori di Roma hanno approfittato del sorteggio favorevole (?) e del fatto che il tabellone a 56 fa risparmiare i big fino a domani, per mettere in scena un match di doppio che ha riempito gli spalti. Insomma: qualcuno critica il tabellone monco, qualcuno dice che le finali due su tre non sono finali, qualcuno ha già affossato il doppio. Eppure se i giocatori hanno più riposo decidono magari di prendersi una giornata libera giocando, e se loro giocano la gente li va a vedere. Col risultato che i giornali possono scrivere “Nadal batte Federer anche in doppio”, dimenticando che lo spagnolo magari giocava in coppia con uno vero (Moya), mentre lo svizzero si è accontentato di quello che gli passa il convento del suo Paese (Wawrinka). Con applausi per tutti. WILLY E GLI ALTRI – Il collega di rubrica Paolo Pemulis mi domanda: “Cosa ti ha fatto Willy di male?”. In realtà nulla, anzi – citando proprio Paolo – Canas pare essere giocatore e uomo dai molti lati positivi. Il problema però è sempre lo stesso: può uno squalificato per doping riacquisire la verginità sportiva? E’ difficile, e lo diciamo proprio mentre in un altro sport il campione di turno reclama clemenza. Altra cosa e poi affermare, come dice giustamente Paolo, che il doping non è uguale per tutti: c’è chi la sfanga e chi invece viene colpito per il resto della truppa, e questo forse è il caso di Canas. Ma a questo punto è arrivato il momento di scegliere: o si liberalizza il doping, aggiungendo al talento anche la scelta del medico più bravo come dote per vincere, o si colpisce duramente dopo essere scesi a patti con i giocatori. I quali, quest’anno, hanno ottenuto appunto tabelloni a 56 e finali due su tre. E quindi, se si gioca meno e ci si riposa di più, non hanno più scuse. ARRIVEDERCI KIM – Abbiamo già parlato dell’addio di Kim Clijsters, che adesso è ufficiale anche se la belga ormai da un po’ era mentalmente già fuori dal tennis. Un peccato, ripetiamo, sia perché Kim è una delle giocatrici, o meglio persone, più alla mano del circuito, sia perché comunque gioca un buon tennis, divertente da vedere. Qualcuno dice che ha vinto meno di quanto avrebbe meritato, forse però in realtà ha vinto molto, considerando che la sua carriera si è sviluppata in piena era Williams. Insomma, Kim con il suo solo Slam e quel numero uno delle classifiche vissuto per poco, è stata comunque una campionessa,che ora si ritira – e questo è la vera domanda da porsi – all’alba dei 24 anni. Per il resto, come epitaffio sportivo, vale la considerazione finale della sua rivale Justine Henin: “Kim lascia bei ricordi a tutto il tennis”.

Marco Lombardo
marcopietro.lombardo@ilgiornale.it

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