Pareri indipendenti su Giraudo

12 Maggio 2009 di Stefano Olivari

Fra le mille idee di Montanelli, oscenamente spolpato da quel Corriere della Sera che nei ‘formidabili quegli anni’ Settanta nemmeno lo nominò nel titolo quando fu gambizzato (fra poco i dvd del maestro mentre meditava sulla tazza del cesso) dai compagni che sbagliano, ce n’era almeno una che nella nostra miseria non abbiamo mai condiviso: i fatti separati dalle opinioni. Perchè nel raccontare i fatti anche le persone più oneste (mettiamo per assurdo che i giornalisti lo siano) inconsciamente inquadrano ogni cosa in un sistema di pregiudizi. Un aggettivo in più o in meno, un’omissione, una frasetta ironica scappata dalle mani: tutto è opinabile, anche senza essere Pirandello. Per questo il modo in cui le televisioni hanno raccontato le richieste di condanna (cinque anni) dei due PM di Napoli per Giraudo è istruttivo: fredda cronaca e giro di pareri, quasi sempre degli avvocati degli imputati (statistica personale, applicata a cinque telegiornali generalisti ed a due notiziari sportivi). Almeno qui Moggi non c’entra, probabilmente l’ex amministratore delegato della Juventus nonostante il suo presente da imprenditore viene ancora percepito come uomo Fiat da non attaccare. Lasciamo il lavoro sporco ai magistrati, eventualmente gli andremo dietro.

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