Mezzogiorno italiano

18 Febbraio 2008 di Stefano Olivari


Come tutti sanno sabato con Inter-Livorno alle 16, Parma-Milan alle 18 e Juve-Roma alle 20 e 30 sono iniziate le prove generali di campionato spalmato su tutto il fine settimana. Reazioni in generale negative da parte di chi la decisione la subisce, come i giornali (già i servizi sulle partite serali sono una truffa, figuriamoci su quelle che finiscono se va bene alle 23), i professionisti della nostalgia di un calcio marcio peggio di quello di oggi e le forze dell’ordine che dovranno allungare il loro periodo di allerta per difenderci dai delinquenti delle ‘puncicature’ e dalle loro mamme. Quanto al pubblico, ha già capito da tempo che è meglio starsene a casa e guardare tutto il guardabile con in mano la Peroni ed i Tuc. Interessante è il punto d’arrivo non dichiarato: non lo sbandierato Monday Night, che avrebbe per forza di cosa in campo squadracce (non è che al mercoledì i i New England Patriots debbano giocare le ‘coppe’), e nemmeno l’occupazione militare del sabato già fallita ai tempi della partita delle 15, ma più semplicemente la partita top della giornata da giocarsi al mezzogiorno della domenica costruendoci intorno una trasmissione di nani e ballerine che potremmo chiamare ‘Mezzogiorno italiano’ (sì, è un vecchio titolo di Funari). A Sky l’idea piace tantissimo, alle società che contano anche, ai giocatori che non saranno impegnati di sera ancora di più, mentre la riduzione ai minimi termini delle trasmissioni di calcio in chiaro eliminerebbe l’esigenza di un posticipo serale ‘forte’. Comunque, per dirla alla Cairo, la domenica sarebbe libero anche lo slot 18-20…

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