Meno Ferrari e più Mosley

21 Maggio 2009 di Pecora Nera

di Pecora Nera

Ci vorrebbe un Max Mosley anche per il mondo del calcio. Ovviamente non nel senso di un libertino che ami trastullarsi con frustini e fantasie nazi-erotiche modello “Il portiere di notte” (quelli probabilmente ci sono già, e fanno pure di peggio), bensì in quello di un promotore di una riforma che preveda un tetto massimo per le spese dei club. Una sorta di utopistica democrazia applicata al calcio: tutti simili (il termine “uguali” sarebbe un pizzico eccessivo) ai blocchi di partenza, un concetto che rappresenta un po’ la quintessenza dello sport. Non che il buon Mosley sia un novello De Coubertin, anzi, le sue motivazioni affondano le radici in una forte antipatia personale (eufemismo) nei confronti di talune scuderie, in primis l’insopportabile Ferrari (in Italia più intoccabile del Papa e di Berlusconi messi insieme). Però l’idea è bella. Il pallone dei miliardari è sempre più monotono: in Inghilterra le prime quattro posizioni sono esclusivo appannaggio di quattro club, e cambia sono l’ordine d’arrivo; in Spagna è lotta a due, con dietro il vuoto; in Italia i campionati finiscono a dicembre, nonostante gli inumani sforzi di giornali e televisioni per nasconderlo. Per non parlare della Champions League. La solita minestra cucinata dai soliti cuochi. Ricca e gustosa finché si vuole, ma se mangi aragosta tutti i giorni poi finisci per odiarla. Chi ci sarà in finale il prossimo anno? Il solito Manchester United? Il Chelsea? Il Liverpool? Magari nuovamente Barcellona? O forse un Milan parzialmente guarito dalla propria gerontofilia?. Nel frattempo, chi fosse alla ricerca di ingredienti quali suspence e incertezza è costretto a rivolgersi alla Coppa Uefa, o al campionato turco. Max, dove sei?
Pecora Nera
(in esclusiva per Indiscreto)
P.S: con questo intervento parte la collaborazione ad Indiscreto del collettivo Pecora Nera, poco umilmente ispirato a Luther Blissett (quello di Q, non quello di Watford e Milan al quale ha ‘solo’ rubato il nome) e molto umilmente centrato su calcio e sport. Si tratta di giornalisti che preferiscono una sintesi comune alle loro opinioni, senza l’esibizionismo del genere ‘adesso vi spiego io il calcio e la vita’ che ammorba anche i siti indipendenti (vale anche per Indiscreto!). Non esistendo come entità singola, Pecora Nera non potrà rispondere alle mail ed agli interventi dei lettori. Per lamentele e messaggi scrivete al direttore di Indiscreto.
P.S. del direttore: quattro, o forse più, Roby Facchinetti che mai avrebbero scritto su Indiscreto come Roby Facchinetti. Però lo fanno come Pooh…
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