Lo spettacolo di Spagna-Olanda

13 Luglio 2010 di Stefano Olivari

di Stefano Olivari
Sulla carta l’1,02 del Salisburgo oggi pomeriggio potrebbe essere una scommessa ‘buona’ quanto l’1,40 della Dinamo Zagabria, se giudicassimo le squadre e le loro avversarie solo in base alla fama. Resiste però il pregiudizio che ci siano scommesse più tecniche rispetto al risultato: in particolare quando si parla degli Over/Under (di solito 2,5 gol totali), che danno l’illusione di saper leggere una partita meglio dei quotisti.
A livello aggregato questa illusione ha un fondamento, stando alle nostre statistiche che poi sono simili a quelle di chiunque abbia la pazienza di tenerle. Se in una stagione da circa diecimila partite di calcio (contando solo quelle dei campionati con un minimo di credibilità) avessimo giocato sempre la stessa cifra sull’Under 2,5 alla miglior quota disponibile sul mercato, il rendimento medio sarebbe stato dell’1,90% del capitale iniziale. Risultato variabile di poco cambiando stagioni ma di molto a seconda del tipo di manifestazione (più probabile nelle coppe) e della nazione (in Italia il bilancio sarebbe stato negativo del 4%, in Scozia positivo del 9). Attenzione: non stiamo parlando del numero assoluto, ma degli Under in proporzione alla quota giocata. Non è un caso che quello più profittevole abbia in media quote superiori a 2,5. Conclusione: statistica e money management (che trasforma un 2% in un più 15%) aiutano. Il messaggio per il giocatore occasionale è che l’Under, soprattutto in partite secche e grandi manifestazioni, sia leggermente sovraquotato. La massa tende a pensare che Spagna e Olanda daranno spettacolo, ma spesso non è vero.
(pubblicato sul Giornale di oggi)

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