Lo scomodo sito ufficiale di Totti

2 Dicembre 2009 di Stefano Olivari

di Stefano Olivari
Ci sopravvalutiamo tutti, ma qualcuno di più. Perchè mai un hacker, anche un hacker con il poster di Pino Wilson e Paolo Di Canio in camera, dovrebbe avere interesse ad oscurare il sito ufficiale di Francesco Totti?
Una notizia troppo ‘curiosa’, nel senso giornalisticamente deleterio del termine, per non essere riportata da quasi tutti i mezzi di informazione. Sull’Ansa (http://www.ansa.it/) abbiamo letto ieri pomeriggio questo lancio: ”Alle 23 di ieri erano stati oltre 73.000 i tentativi di contatto alle pagine on line dedicate al capitano giallorosso, proprio qualche ora dopo la festa-presentazione a Roma di http://www.francescototti.com/. Contestualmente però il sito ha subito un attacco informatico teso a disabilitarne le funzionalità. Le difese automatiche si sono attivate efficacemente ed il sito è stato temporaneamente escluso dalla rete: grazie alle tempestive misure di protezione non è stato perso alcun dato e la struttura è stata completamente preservata”. Un tono un po’ da Istituto Luce per Badoglio che entra ad Addis Abeba, guarda caso esattamente le stesse parole (alla virgola) riportate su http://www.francescototti.com/. Non torniamo sul discorso dei copincollatori, che peraltro ha avuto un successo inaspettato (chi legge può fare facilmente confronti), ma sulla sostanza della notizia. Un sito ufficiale, senza alcuna pretesa se non quella ovvia ed onesta di erigere un monumento mediatico al campione, sarebbe stato considerato ‘scomodo’ e quindi attaccato. Non è che semplicemente il primo giorno di vita tanti tifosi romanisti si siano collegati, tanto per vedere com’era (elegante e inutile, come tutti i siti ufficiali), e che il sistema sia saltato? Capita ai bloggettini di giornalisti sconosciuti, figuriamoci ad un sito il cui battage pubblicitario si è concentrato in poche ore di tempo. Tutti ci sentiamo nel mirino, scomodi, accerchiati, migliori. Ma a volte siamo solo sfigati.

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