La relativa libertà di Newsweek

16 Settembre 2015 di Indiscreto

Il Papa è cattolico? Nessun direttore di giornale italiano avrebbe mai il coraggio di proporre un titolo di questo genere, neppure come provocazione. Newsweek l’ha fatto, ma è chiaro che che chi lo dirige non aspira a fare il liquidatore del Corriere della Sera o a una poltrona nel consiglio di amministrazione della RAI. Magari Jim Impoco avrà altri tabù da non infrangere, anzi è probabile, non ci improvvisiamo esperti di America anche se siamo cresciuti nel culto di Guido Bagatta (come reliquie conserviamo un suo libro sul draft NBA 1983 e alcuni numeri di American Ball: solide basi su cui poi abbiamo edificato una carriera). Ma tornando al punto, è evidente che papa Francesco non piaccia ad una parte consistente del clero e anche dei cattolici praticanti, per motivi in certi casi anche opposti: chi lo ritiene troppo progressista sui temi riguardanti la famiglia, chi è stato deluso dal suo no al sacerdozio femminile, chi lo ritiene troppo terzomondista con i suoi inviti ad accogliere qualsiasi tipo di migrante e chi ritiene soltanto un bravo direttore marketing di se stesso, come si è visto in tante occasioni (il blitz dall’ottico è stato da manuale, poi è chiaro che servono i boccaloni che ci credano). Rimane però un fatto: nel 2015 si può fare bar giornalistico e al limite satira su una sola religione, con la grande motivazione che i fedeli delle altre si offendono. Rimangono un mistero, parlando di marketing, le motivazioni che spingono il capo dei cattolici a lavorare, complici povertà e demografia, per la fine della propria religione.

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