Sport

Jacobs senza promozione

Stefano Olivari 20/12/2021

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Non crediamo sia nemmeno da discutere che Marcell Jacobs sia lo sportivo italiano del 2021. Bravo fra l’altro a rinunciare a soldi facili nell’immediato, meglio farli in eventuali reality che rischiando infortuni correndo in capo al mondo senza la testa giusta. Indiscutibile anche il fatto che Stefano Mei, fortunato nel raccogliere i frutti del lavoro di altri, e la sua federazione non abbiano cavalcato un personaggio straordinario per fare promozione all’atletica. Avete visto uno straccio di maglietta celebrativa? O qualche spot? Vale anche per la 4×100, Stano, Tamberi e la Palmisano, ovviamente. Di promozione ne farà di più Jacobs dalla Carlucci o da Signorini che tutta la FIDAL messa insieme. Poi sarà anche colpa degli inglesi che rosicano (con recente variante: francesi che rosicano).

2. Ronaldo meglio di Lotito, adesso padrone quasi totale del Cruzeiro oltre che azionista di maggioranza del Valladolid. Va detto che in oltre tre anni in Spagna il Fenomeno non ha dato prova di genialità come dirigente sportivo, un po’ tipo Michael Jordan, però da è da Rivera contro Buticchi che sogniamo il campione che compra il suo club. Non è proprio Jonathan E. contro le corporazioni, ma ci piace pensarlo.

3. Quanto è imbarazzata e imbarazzante Melissa Satta? Mentre Gasperini parlava di tattica, ma poi nemmeno tanto, al Club, la osservavamo con attenzione. Grandi seghe (mediatiche) sul ruolo della donna, poi non si va oltre il ruolo di Filippa Lagerback. Meglio non esserci che esserci in questo modo.

4. Valentino Rossi si è ritirato da sportivo italiano più seguito sui social network, 30,9 milioni di follower tra Facebook, Twitter e Instagram, davanti a Buffon con 27,1 milioni e Balotelli a quota 22,8 milioni. Insomma, sul podio tre ex o quasi… Questa notizia letta su Primaonline è il pretesto per ribadire che quasi mai uno sportivo dice cose interessanti, quindi è logico che vincano i personaggi consolidati. O il loro stagista-schiavo.

5. La cosa peggiore del caso Peng Shuai sono le rassicurazioni, soprattutto quelle che escono dalla sua bocca.

6. Da Hong Kong al punto Snai sotto casa la domanda è una sola: mettere o no sull’Inter? Con 4 punti di vantaggio sulle seconde, la quota scudetto della squadra di Simone Inzaghi è crollata ad un insensato 1,35, con il Napoli a 6 ed il Milan a 8. Poi è chiaro che con il senno di Biff anche 1,01 sarebbe una buona quota, conoscendo già il risultato. Noi tossici della quotidianità e del live siamo contro il gioco antepost, ma anche se fossimo a favore troveremmo più valore nella quota del Napoli.

7. Mondiale di calcio ogni due anni: Infantino e Wenger hanno già deciso anche se c’è lo spiacevole inconveniente dell’opposizione di Europa e Sudamerica. Secondo lo studio condotto dalla Nielsen con il Mondiale biennale gli introiti della FIFA passerebbero da 7 miliardi di dollari all’anno a 11,4. Ma allora come mai Wimbledon non viene giocato una volta al mese? Gli inglesi non sono attaccati ai soldi?

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