La gavetta di Guardiola

28 Maggio 2009 di Stefano Olivari

Chissà se Renzo Ulivieri, inspiegabile (non solo per la squalifica nel calcioscommesse bis)rappresentante degli allenatori italiani, è contento per il trionfo europeo di Pep Guardiola e del suo Barcellona. Meritatissimo in quasi tutte le fasi della stagione, tranne che nella semifinale con il Chelsea. Il problema, per Ulivieri ed i bolsi cantori della gavetta (ovviamente quando a non averla fatta è uno che non va a cena con te, tipo Roberto Mancini) è che il regista catalano ha smesso di giocare nel 2006 (chiudendo in tono davvero minore in Messico con l’amico Lillo, dopo aver rastrellato qualche dollaro in Qatar) e poi si è preso un anno sabbatico. Il suo primo lavoro da allenatore è stato al…Barcellona. Partendo dall’Atletic, la succursale che l’anno scorso giocava in Tercera Division (a dispetto del nome, del calcio spagnolo è il quarto gradino), vincendo il suo campionato e guadagnandosi in pochi mesi la fiducia incondizionata di Laporta che nell’estate dell’anno scorso lo ha scelto come successore di Rijkaard. Eccola, la gavetta di Guardiola.

Share this article