Il fascino discreto della tessera annonaria

19 Dicembre 2011 di Anna Laura

di Anna Laura
L’ultima moda di una civiltà allo sbando si chiama demonetizzazione. Il ragionamento ufficiale dei genii come Monti è che se togliamo di mezzo la moneta allora avremo sconfitto l’evasione fiscale. Quindi non controlli seri sulle proprietà di privati e società con ipotesi reale di carcerazione per gli evasori, non possibilità di detrarre dal reddito ogni spesa dimostrabile, non sia mai, ma guerra al contante mettendo sullo stesso piano il mafioso e la vecchietta.
Demonetizzare significa in ultima analisi “tessere annonarie”, significa razionare, significa fascismo o nazismo o comunismo. Questa volta non di stato ma di sovra-stato, in quanto deciso non dai popoli ma da entità che sono sconosciute come identità ma conosciutissime come operatività. Una mafia. A questo punto dell’evoluzione della crisi Monti dimostra di non avere una visione complessiva dei problemi, al di là di quelli delle banche too big to fail che dalla scomparsa del contante trarranno il massimo profitto. Demonetizzare è quindi il nuovo verbo, a livello mondiale. Lo faranno in due modi: rendendo illegale il denaro contante oltre una soglia minima e poi attraverso una inflazione, con la stampa di denaro. Una contraddizione? No, un piano. Il denaro stampato andrà a fare “asset” momentaneo nei caveau delle banche. Un meccanismo non dissimile da quello riservato all’oro: guerra al lingottino, viva i certificato aurei. Una festa per chi opera su scala globale. La vediamo invece dura per il commercio locale dove le transazioni avvengono per contante, per i mercati rionali, per i negozietti sotto casa, per i taxi, per le professioni in genere. Siamo noi i colpevoli di questa caduta negli inferi. Un progetto come questo si manifesta solo per apatia, per scarso interesse e comprensione, per demenza. La democrazia, con tutte le sue imperfezioni e tutti suoi limiti, sta finendo anche nelle poche aree del pianeta in cui era riuscita ad affermarsi. In compenso potremo pagare la focaccia con la carta di credito.


Anna Laura, 19 dicembre 2011

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