I diritti esteri della serie A

2 Settembre 2009 di Stefano Olivari

Quanto interessa all’estero il fantomatico prodotto serie A, al netto di titoli provinciali e mai verificabili come ‘Roma-Juventus televista da tre miliardi di persone’? Piccola testimonianza personale dell’amico Alessandro, che trovandosi a Londra per lavoro sabato sera è entrato in un pub in zona Ealing (semi-periferia ovest, per dare un’idea) con l’intenzione di seguire Milan-Inter. Grande gioia nel notare due megaschermi, uno dedicato al derby milanese ed un altro alla semicontemporanea Real Madrid-Depor con i vari pre e post partita. Clientela totalmente locale, un centinaio di persone, e statistica personale: tutti incollati alla partita della Liga, spingendosi per stare più vicini alle immagini, e due comodamente sistemati nel settore serie A (Alessandro ed un altro, avete indovinato, italiano). Morale, perché nelle nostre favolette la morale non manca mai: fuori dal recinto del tifo per la propria squadra contano solo le stelle. Al di là delle considerazioni tecniche (ma non di bilancio, soprattutto se fatte dai professionisti del pagamento in nero) e delle vittorie che si ottengono anche con i giocatori medi, chi le cede se ne pente sempre.

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