I Ciuccariello con più soldi

13 Maggio 2009 di Stefano Olivari

Il calcio dà un quarto d’ora di celebrità a tutti, anche a Raffaele Ciuccariello. Mediaticamente penalizzato dal cognome e dal fatto di essere fuori dal giro giusto, visto che non potrebbe nemmeno impegnandosi essere peggio di un Tanzi o di un Cecchi Gori. Dopo la presunta offerta fatta per rilevare il Torino da Cairo, che nemmeno gli ha risposto, lo ha ripescato Niccolò Zancan per la Stampa: è vivo e lotta insieme ai nove figli per la costruzione di un mega centro commerciale alle porte di Torino, con annessa discoteca (genere revival Settanta-Ottanta, probabile che noi ci si vada seguendo il richiamo di Taffy e Den Harrow), oltre che per entrare da protagonista nel mondo che da fuori gli sembra dorato. Rimangono due misteri. Uno: il nome della squadra di cui fra una settimana annuncerà l’acquisto (Ciuccariello ha ‘rivelato’ che gli è stato offerto il Foggia, a lui che vive a Torino ma è pugliese di origine). Due: l’origine della sua ricchezza, che ufficialmente deriverebbe da un’eredità. Ci sono così tanti presidenti con patrimoni delinquenziali e così tante realtà affamate di soldi (il caso Pro Patria, ma non solo, è istruttivo) veri che nessuno starà a sottilizzare. Sempre che Ciuccariello si presenti con il dinero. Ma uno sport che dipenda dal mecenate, fosse anche Moratti, piuttosto che da chi lo guarda è destinato ad essere sempre strutturalmente finto. La Roma è la Roma perchè è radicata nella città o perchè i Sensi per un decennio hanno speso cifre mostruose, quasi rovinandosi e venendo anche presi in giro dagli striscioni di Trigoria? E vai con le prese in giro di Ciuccariello, colpevole solo di pensare troppo in piccolo: la differenza fra l’assassino ed il grande generale è solo quantitativa.

Share this article