I ceppi che sanno ancora immaginare

14 Gennaio 2012 di Anna Laura

di Anna Laura
Il Baltic Dry Index crolla nell’ultimo mese a 1105. Significa che nonostante l’uso improprio delle navi cargo come magazzino il flusso di navi dalla Cina è fermo o quasi. Come nel 2008. Dopo Lehman, eccetera. Obama emula Silvio in promesse ardite, come gli incentivi a quelle industrie che tornano a produrre in Usa. Ma cosa sta accadendo?
Dopo aver sfracellato le palle coi vantaggi della globalizzazione, aver fornito know-how a tutti, si sono resi conto che il predominio delle armi non basta, che il predominio delle confraternite massoniche è posto in discussione da ceppi razziali immuni al fascino dei rituali e hanno innescato la retromarcia. Vogliono essere ancora loro, gli Usa, la guida del mondo. Sic transit gloria mundi. Ogni grande impero si è sempre autodistrutto nella storia quando ha deciso di privilegiare i creditori rispetto ai debitori. Non a caso esisteva un istituto come il giubileo. La parola giubileo è impropriamente onomatopeica, ma come fai a descrivere un’onda di gioia? Una pulizia socio-emozionale che restituiva slancio nervoso alle società e che periodicamente agitava la carota del futuro davanti al popolo. Permetteva all’umanità il lusso di sognare un mondo migliore per sè stessi e i propri cari. Come si può constatare, non è il nostro mondo.
Il nostro mondo è senza speranza, massoni o no, spiritismo o no. Troppo lo sbilanciamento verso la paura, verso il dolore. Questi maestri massoni hanno frainteso le forze che gli hanno permesso di dominare, non hanno compreso che per essere efficaci certi rituali hanno comunque bisogno del naturale contrappunto emozionale dell’opposto. Discorso difficile, lo so, ma il dolore, la paura, la disperazione sopportabile da un umano hanno un range prefissato, una sopportazione prefissata. Oltre a quel range c’è altro. C’è l’assuefazione, lo spegnere ogni sorta di attività immaginaria. Ma questo porta e ha sempre portato alla fine della civiltà intesa come assunzione di regole e diritti. Altri ceppi razziali immaginano più di noi, con emozioni migliori delle nostre: hanno tutto il diritto a prendere il sopravvento. Se il presidente di Guantanamo, il professore della Bocconi, il marito di Carlà, De-Cameron e la culona sono i nostri lider (con la i) allora è giusto che altri immaginino un mondo migliore. Questi, i nostri, non lo sanno più fare.


Anna Laura, 14 gennaio 2012

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