Svegliarino
Ha deciso la lotteria
Stefano Olivari 01/07/2008
Marcello Lippi non ha bisogno di presentazioni ed infatti oggi pomeriggio non si è presentato, scegliendo un profilo bassissimo per non fare la figura di quello che negli ultimi mesi si è comportato come un avvoltoio. Operazione riuscita non benissimo, anche per colpa di un Abete le cui pezze sono state peggiori del buco: spiegando per l’ennesima volta i retroscena del contratto di Donadoni il presidente della Figc ha infatti asserito che quello dell’ex c.t. non è stato un esonero, perchè l’accordo del 22 maggio (quello senza penali, senza metterci a riassumere tutte le puntate precedenti) prevedeva il rinnovo automatico solo in caso di raggiungimento delle semifinali. Insomma, se De Rossi e Di Natale fossero stati più freddi a quest’ora Donadoni sarebbe ancora c.t. anche senza la fiducia di Abete: davvero un grande dirigente, perché non tirare direttamente la monetina? Sbugiardato dallo stesso Lippi, Abete, che ha ammesso di essere stato contattato già con Donadoni in carica uscendone molto meglio dei dirigenti federali: cosa poteva dire Lippi se non ‘aspettiamo l’Europeo’? Tutti sono gli avvoltoi di tutti, in ultima analisi. Considerando anche il fatto che il Milan gli era saltato dopo un anno da opzionato da Berlusconi e dall’amico del Twiga e che all’estero (il Valencia la squadra che lo ha cercato con più insistenza) non aveva nessuna voglia di andare. In definitiva non ci sembrava così difficile per un dirigente dire che Lippi era il c.t. su cui la federazione voleva puntare, a prescindere dal risultato degli azzurri e senza affidare una scelta così importante ad una serie di calci di rigore. Che ai fini del risultato sono sport vero, con uno che li tira ed uno che prova a pararli, ma che usati per scelte di fondo diventano davvero quella lotteria da prontuario delle frasi fatte.
Stefano Olivari