Fini, Saras, Calopresti, Cristiano, taglierini

28 Maggio 2009 di Stefano Olivari

Piccole cose che ci hanno colpito nelle ultime ore, fra calcio e dintorni.
1. Il riposizionando Gianfranco Fini in versione Leone di Lernia, che durante la premiazione Champions si mette dietro a Platini con fare istituzionale, nonostante il cerimoniale non lo prevedesse nemmeno di striscio: penoso. Lo trovavamo più vero alle partite della Lazio di Cragnotti, con renna e Ray-Ban.
2. Senza sapere palesemente niente di preciso di quanto accaduto a Sarroch, se non che tre operai erano morti per asfissia in una cisterna della Saras, ed in attesa delle prime conclusioni della magistratura, giornali e telegiornali hanno giocato sul registro della ‘tragica fatalità’ e di una generica ‘tragedia del lavoro’. Certe testate proprio non riuscivano a collegare in titoli e sommari il nome Saras a quello Moratti (sarebbero i proprietari), forse credono che i lettori abbiano come hobby le visure camerali.
3. Si vedranno le responsabilità, ma sempre sapendo poco il giorno dopo i fatti quelli della Thyssen erano già tedeschi (perché non nazisti?) assassini o giù di lì. Attendiamo anche qui il film di Calopresti, se Salvatores non si offende, magari con colonna sonora di Vecchioni (titolo suggerito: Luci all’Amsicora). Una notizia che c’entra con il calcio esattamente quanto le presunte escort di Cristiano Ronaldo. Ma è comprensibile il silenzio degli sportivi, gli stessi che quando la Saras si era quotata in Borsa si erano dilungati sulla grande opportunità che questa avrebbe rappresentato per i piccoli investitori. Sarebbero poi gli stessi che parlano delle felpe Fiat o dei vari co-branding di stocazzo ma non delle fabbriche che chiudono.
4. A proposito di Cristiano Ronaldo, un calciatore in disarmo (non a caso nostro conoscente, mai che si frequenti gente utile) residente a Roma ci segnala che conosce la Capitale meglio di molti romani e che è abilissimo nello sfuggire ai paparazzi. Ma che, per motivi inspiegabili (non c’è una possibilità su un miliardo che vada a Inter o Milan), ha comprato un appartamento in centro a Milano, dietro a via Torino. Primo piano, citofonare Dos Santos Aveiro. Comunque ha già iscritto i figli a scuola, anche se non ne ha.
5. La tronfia esultanza di tutta Italia, con i complimenti del mondo, perchè a Roma ci sono stati solo quattro accoltellati, di cui due ‘solo’ con un taglierino. E un terzo per ‘sbaglio’: era un americano scambiato per un inglese. Evviva.

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