Erasmus a Rotterdam

27 Agosto 2008 di Alec Cordolcini

FC UTRECHT Adres:Herculesplein 241 Postcode:3584 AA Plaats:Utrecht Telefoon:+31-308885555 Fax:+31-308885559FC Website:http://www.fc-utrecht.nl/ Anno di fondazione: 1970 Palmarès: 1 campionato (come DOS Utrecht), 3 coppe d’Olanda, 1 supercoppa d’Olanda Stadio: Stadion Galgenwaard (24.500 posti) Troppo forte per retrocedere, troppo debole per fare l’outsider. L’Utrecht condivide con il Roda la palma disquadra da centro classifica per eccellenza della Eredivisie di questo primo scorcio di millennio. Lo scorso anno si lavorò su basi precarie: una squadra costruita per il 4-4-2 ma poi affidata a Wim van Hanegem, purista del modulo a tre punte. Il fallimento dell’ex enfant prodige Kevin Vandenbergh fu l’emblema di questa strategia miope, alla quale si aggiungeva un gruppo qualitativamente non eccelso. Due problemi rimasti pressoché immutati anche oggi, a dispetto della conferma del tecnico: ci può stare la cessione di Kruys al Malmö dopo aver chiuso con il Den Bosch per il giovanissimo (e molto promettente) Maguire, ma che senso ha acquistare per il medesimo ruolo (interno destro di centrocampo) il danese Silberbauer? Se nemmeno la classe media crede più nei giovani… La stella: Appena 18 anni ma già un grande futuro davanti. Barry Maguire, centrocampista al fosforo reduce da un ottimo biennio di apprendistato in Eerste Divisie, è la novità più succosa nel piatto panorama dell’Utrecht. Non ancora un stella, qualcosa in più di una scommessa. La scommessa: Ceduti il gigante Nelisse al Salisburgo e il collega italo-belga Rossini al Mechelen, per il ruolo di prima punta è stato individuato il danese Morten Skoubo, un passato da buon finalizzatore in patria prima di spegnersi in Spagna tra le fila della Real Sociedad. Con un misero bottino di 5 reti in due anni, ad Utrecht attendono fiduciosi statistiche più consistenti. Punti deboli: A dispetto del 4-3-3 con il quale viene schierato, l’Utrecht della gestione Van Hanegem è una delle squadre meno belle da vedere. Un calcio ruminato, con poco brio e ancora meno fantasia. In difesa gli infortuni hanno letteralmente massacrato una promessa come Schut, ormai irriconoscibile, mentre negli altri reparti toccherà ai nuovi arrivi dare un po’ di colore ad un panorama grigio. Probabile formazione: (4-3-3) Vorm; Cornelisse, Dickoh, Keller, Shew-Atjon; Silberbauer (Maguire), Van Dijk, Caluwé; Van der Gun, Skoubo, Sanmartean (George). All: Van Hanegem.
FC VOLENDAM Adres:Sportlaan 10 Postcode:1131 BK Plaats:Volendam Telefoon:+31-299363303 Fax:+31-299366811 Website:http://www.fcvolendam.nl/ Anno di fondazione: 1920 Palmarès: nessun trofeo vinto Stadio: Kras Stadion (6.000 posti) Pescatori con barca a remi in mezzo a regate e navi da crociera. Il Volendam è lo yo-yo per eccellenza delcampionato olandese, ma la forza del club risiede proprio nella consapevolezza di ciò. Ci sarà da lottare fino all’ultimo secondo, mantenendo la calma quando i gol pioveranno copiosi nella porta difesa da Verhoeven e non perdendo la concentrazione quando arriverà qualche punticino insperato, gentile omaggio del fato nei confronti di un piccolo club finito per l’ennesima volta in mezzo ai giganti. Piccola curiosità: in due anni Stanley Menzo ha riportato il Volendam nella massima divisione, per poi decidere di comune accordo con la dirigenza di togliere il disturbo. Adesso l’ex Ajax è a spasso, mentre il club è ripartito pressoché da zero affidandosi a Frans Adelaar. A chi giova tutto ciò? La stella: Di (e del) Volendam Jack Tuyp è cittadino, tifoso e giocatore. L’unica volta che ha provato amettere il naso fuori dalla sua terra (a Groningen) ha fatto flop. In casacca oranje invece sempre tanti gol e belle prestazioni. La squadra non può che affidarsi a lui. La scommessa: Uno con il fisico di Jack Verhoeven è facile immaginarlo seduto nel bar all’angolo con patatine, wurstel, senape e una buona pinta di Amstel. Invece il corpulento (eufemismo) estremo difensore del Volendam è il personaggio di culto della tifoseria locale, e tra i pali del club non teme concorrenza. Basta che non gli dicano di mettersi a dieta. Punti deboli: Sulla carta il Volendam è una squadra da Eerste Divisie, e manca di qualità in tutti i reparti. Un paio di veterani (Wijker, Arvid Smit), nemmeno tra i migliori ai tempi d’oro, e un attaccante da rilanciare (Cecilio Lopes) non bastano. Particolarmente vulnerabile appare la difesa. Probabile formazione: (4-3-3) Verhoeven; Maynard, Schilder, Boots, Meijers; Smit, Hofstede, De Lange;Narsingh, Tuyp, Van Zaanen. All: Adelaar.
FEYENOORD Adres:Van Zandvlietplein 3, Postbus 9635 Postcode:3007 AP Plaats:Rotterdam Telefoon:+31-102926888 Fax:+31-104824843 Website:http://www.feyenoord.nl/ Anno di fondazione: 1908 Palmarès: 14 campionati, 11 coppe d’Olanda, 2 supercoppe d’Olanda, 1 coppa campioni, 2 coppe Uefa, 1coppa intercontinentale Stadio: Stadion Feijenoord (De Kuip) (51.177 posti) Da Gullit a Erwin Koeman fino al Van Marwijck-bis, in casa Feyenoord negli ultimi anni è cambiato il timoniere ma non la rotta, e l’approdo al titolo nazionale rimane un sogno dall’ormai lontano 1999. Adesso la patata bollente è passata nelle mani di Gertjan Verbeek, lupo di mare assai apprezzato nei canali di provincia d’Olanda. Rotterdam però è un porto, uno dei più grandi al mondo, e le acque sono spesso scure e insidiose. Eterogeneo l’equipaggio, un mix di giovani (De Guzman, Bruins, Erasmus, Wijnaldum, Fer), mezzani (Hofland, la novità El Ahmadi, il “figliol prodigo” Tomasson) ed esperti (Makaay, VanBronckhorst, Timmer, De Cler, Mols) da assemblare con cura. Il cantiere Feyenoord è aperto; con la chimica giusta (senza fraintendimenti) si può anche volare, ma in presenza di lavori in corso è sempre bene fare attenzione e muoversi con i piedi di piombo. Le scottature sono sempre in agguato. La stella: Qualità ma anche quantità, il canadese naturalizzato olandese Jonathan de Guzman è nato trequartista ma ha saputo dimostrarsi abile nel ricoprire qualsiasi ruolo di centrocampo. Spirito di sacrificio ma soprattutto inventiva, toccherà a lui accendere la luce in una squadra che soffre molto i cali di tensione.“Senza Makaay e De Guzman siamo da sesto-nono posto”. Parola di Verbeek. La scommessa: Massiccio fisico color ebano, taglio di capelli alla mohicana con cresta biondo-platino. Nell’Open Day del Feyenoord era impossibile non notare Kermit Erasmus, talento sudafricano sbarcato a Rotterdam con notevoli referenze (non ultima quella che lo vuole, per fisicità e movimenti, una potenzialeversione black di Wayne Rooney). Il look stravagante è una nota di colore, in attesa che arrivino i gol. Altrimenti da Perla Nera a pirla e basta il passo è davvero breve. Punti deboli: La qualità di centrocampo e attacco non trova riscontro in un pacchetto arretrato vistosamente traballante. Si attende come la manna il rientro a pieno ritmo di Hofland, ma è ormai cronica l’assenza di un leader carismatico che sappia tenere unita le fila. Dubbio Hofs-Slory: sopravvalutati o solamente in fase diappannamento? Probabile formazione: (4-4-2) Timmer; Lucius, Vlaar, Hofland, De Cler; Landzaat, El Ahmadi, De Guzman,Van Bronckhorst; Tomasson, Makaay. All: Verbeek.
HERACLES ALMELO Adres:Stadionlaan 1 Postcode:7606 JZ Plaats: Almelo Telefoon:+31-546817070 Fax:+31-546811184 Website:http://www.heracles.nl/ Anno di fondazione: 1903 Palmarès: 2 campionati Stadio: Polman Stadion (8.500 posti) Tre salvezze consecutive rappresentano il fiore all’occhiello per questo piccolo club dell’Overijssel, il quale, fedele al motto “squadra che vince non si cambia”, ogni anno opera minime variazioni sul proprio organico, consapevole che l’unica direzione consentita a chi possiede un budget pari all’intero stipendio di Huntelaar è quella riassumibile nel concetto “lavoro, lavoro e ancora lavoro”, utilizzando al meglio i mezzi che passa il convento. Evitare i play-off salvezza equivale ad uno scudetto. A

d Almelo ormai ci sono abituati. La stella: Martin Pieckenhagen non è mai stato un fenomeno tra i pali, ma riesce a trasmettere un senso di sicurezza dal potere benefico per il rendimento dell’intera squadra. Due anni fa si è pure tolto lo sfizio di segnare su azione, della serie ci si aiuta come si può. La scommessa: In ogni angolo del mondo, anche il più sperduto, un calciatore brasiliano lo si trova sempre. Ad Almelo c’è il brevilineo Everton, che non vestirà mai la maglia verdeoro ma che con quella bianconera ha dimostrato di riuscire ogni tanto ad infilare qualche golletto utile alla causa. Punti deboli: Fin troppo ovvio per una squadra tutta grinta e sudore: la prevedibilità. Se poi quelli che dovrebbero avere una marcia in più (Ricky van den Bergh e l’ex Ajax Quansah) decidono invece di giocare a nascondino… Probabile formazione: (4-3-3) Pieckenhagen; Boakye, Maertens, Wuytens, Klavan; Quansah, Van denBergh, Fledderus; Bajer, Everton, Steur. All: Heerkes.
NAC BREDA Adres:Stadionstraat 3b Postcode:4815 NC Plaats:Breda Telefoon:+31-765214500 Fax:+31-765211975 Website:http://www.nac.nl/ Anno di fondazione: 1912 Palmarès: 1 campionato, 1 coppa d’Olanda Stadio: Rat Verlegh Stadion (16.400 posti) Difficile compiere un miracolo, praticamente impossibile bissarlo. Il Nac Breda terzo classificato la scorsa stagione deve essere solo un risultato da ricordare con orgoglio, non un metro di paragone. Negli ultimi anni il tecnico Maaskant di scoppole ne ha prese parecchie; onore al merito però di assumere la guida di una squadra che può solo peggiorare il proprio rendimento. Anche perché gli elementi di prim’ordine latitano, ieri come oggi, e non sempre si ha la fortuna di avere contemporaneamente gente come Lurling, Fehér, Elshot e Ronnie Stam alle prese con la loro migliore stagione di sempre. Domanda: ma cosa doveva fare Ernie Brandts per ottenere la riconferma? La stella: Anthony Lurling ha visto la propria carriera mortificata da un carattere debole e troppo sensibile alla pressione. Eppure possiede mezzi tecnici non comuni, ma soprattutto un dribbling che sa far male. Vederlo giocare a Breda aumenta i rimpianti. Quando si dice un giocatore da provinciale. La scommessa: Kees Kwakman fa parte di quei giocatori che non colpiscono subito l’occhio, ma che a fine stagione trovi puntualmente nelle zone alte delle classifiche di rendimento. Tanta gavetta in Eerste Divisie, adesso la chance nella massima divisione. Per regalare sostanza alla mediana (ma eventualmente anche al reparto arretrato) del Nac. Punti deboli: Composto quasi esclusivamente da giocatori di seconda fascia (il che a Breda non è necessariamente un male, visti i talenti – Elmander, Vonlanthen, Rigters – bruciati negli ultimi anni), lo scorso anno il Nac si era dimostrato, contro ogni previsione, un team solido in ogni reparto. Se lungo questa stagione le cose cominceranno a non girare per il verso giusto, costruire il proprio gioco sulle (fragili) spalle di Lurling potrebbe risultare un azzardo. Qualche zavorra (Kolkka) ha poco motivo di rimanere in squadra. Probabile formazione: (4-3-3) Ten Rouwelaar; Elshot, Penders, Zwaanswijk, Mtiliga; Stam, De Graaf(Fehér), Kwakman; Idabdelhay (Kolkka), Amoah, Lurling. All: Maaskant.
NEC NIJMEGEN Adres:Stadionplein 1 Postcode:6532 AJ Plaats:Nijmegen Telefoon:+31-243590360 Fax:+31-243567475 http://www.nec-nijmegen.nl/ Anno di fondazione: 1910 Palmarès: nessun trofeo vinto Stadio: McDOS Goffertstadion (De Goffert) (12.500 posti) Nelle mani di Super Mario Been. L’avventura in Uefa che il Nec Nijmegen si accinge ad iniziare è in gran parte merito dell’ex centrocampista del Pisa, capace di resistere alle secche di un girone d’andata deludente per poi costruire un esaltante crescendo che ha portato il Nec ad essere la squadra che ha conquistato il maggior numero di punti in Olanda nell’anno solare 2008, play-off (vinti tutti gli incontri) inclusi. Come nei videogiochi però, ad ogni livello superato aumentano le difficoltà; la dirigenza ha quindi pensato bene ditogliere a Been alcuni pezzi pregiati (Lens, Holman) e di condurre il mercato all’insegna del risparmio totale (un solo nuovo arrivo, la mezzapunta Schöne). Una sfida ancora più impegnativa per Super Mario. La stella: Come spesso accade leggendo le biografie di qualche affermato campione, durante i suoi primi passi in qualche squadra giovanile esiste sempre qualcuno considerato all’epoca più forte del soggetto in questione. Nel caso di Huntelaar il presunto talento in erba rispondeva al nome di Jhon van Beukering (Jhon non è un refuso, si chiama proprio così), bomber dall’infortunio facile, specialmente nei momenti topici della carriera. Le potenzialità per una grande stagione però continuano a rimanere. La scommessa: Non solo cugino di Edgar, ma giocatore vero. Lorenzo Davids, interno sinistro di centrocampo e nazionale olandese under-21, possiede qualità e personalità sufficienti per uscire dall’ombra di un cognome ingombrante e non fare la fine di altri colleghi dal parentado illustre quali Robbin Kieft o Stefano Seedorf. Punti deboli: Panchina molto corta, problema non da poco nel caso di qualificazione ai gironi di coppa Uefa e del conseguente doppio impegno settimanale. Giocatori come El-Akchaoui e Kivuvu lo scorso anno resero al massimo: sapranno ripetersi? Probabile formazione: (4-4-2) Babos; Dani Fernandéz, Wisgerhof, Olsson, El-Akchaoui; Sibum, Kivuvu(Van den Boogart), Schöne, Davids; Van Beukering, Janssen. All: Been.

Alec Cordolcini
wovenhand@libero.it

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