Chi rallenta deve poi perdere

31 Gennaio 2009 di Stefano Olivari

di Stefano Olivari

La notizia pubblicata dal Giornale sul rapporto di polizia riguardante il finale dello scorso campionato interista ha generato varie discussioni nel mondo delle scommesse. Con un punto fermo: si possono taroccare le partite, nessuno è al di sopra dei sospetti, ma dal punto di vista matematico è assurdo che l’Inter abbia rallentato per ‘sostenere’ la quota scudetto. Esempio: adesso la vittoria nerazzurra si può trovare a 1,55, mettiamo che il distacco rimanga invariato a 4 giornate dalla fine. La quota diventerebbe circa 1,10: perché Mourinho dovrebbe rinunciare a Ibrahimovic per alzarla (e quindi giocarla), senza poi avere la certezza di vincere all’ultima giornata? Credibile sarebbe invece una conclusione con scudetto di una concorrente, in caso di giocate abnormi sull’Inter: un teoricissimo Mancini ‘condizionato’ non avrebbe fatto giocare nemmeno un minuto Ibra a Parma, né lo avrebbe sollecitato a scendere in campo nelle settimane precedenti litigando con il medico. Poi i singoli possono truccare ogni situazione per lucro personale, ma qui si stava parlando di ‘convenienza’ di squadra. Venendo a rallentamenti più concreti, dobbiamo registrare il mezzo disastro della scorsa settimana che ci ha portato a meno 48,4 euro. Proveremo a rifarci già oggi pomeriggio con l’Hoffenheim facile a 1,45 sul Cottbus e l’arrabbiato Napoli a 1,85 sull’Udinese. Domani terza scommessa da 10 euro sull’Atalanta, a 1,90 sul Catania. Ma per chi scommette lo scudetto è sempre lontano.
stefano@indiscreto.it
(pubblicato sul Giornale di oggi)
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