Buone feste da Indiscreto

24 Dicembre 2015 di Indiscreto

Nel mondo in cui siamo cresciuti non ci saremmo mai sognati di augurare a qualcuno ‘Buone feste’, a meno che questo qualcuno avesse novant’anni e fosse un conoscente, più che un amico. Nel mondo di oggi bisogna invece essere trovati dai motori di ricerca e ‘Buone feste’ è in testa ai trend, quindi chiniamo il capo anche questa volta. Indiscreto augura un buon Natale, da vivere come meglio si crede (al limite anche rileggendo tutta la recente discussione su Ancelotti, non sarà peggio dei momenti di silenzio familiare fra una portata e l’altra) e senza propositi diversi da quelli degli altri 364 giorni.

È come al solito l’occasione per ringraziare le tante persone che dedicano tempo gratis a questo sito, a partire da Paolo Morati che ogni giorno pensa a come migliorarlo (sempre nel rispetto delle tavole della legge di Piersandro) e che ci spinge ad andare avanti quando ce ne chiediamo il perché. Il nostro animo bimbominkiesco, a dispetto dell’età, ci spinge a dire un megagrazie anche a Oscar Eleni, che per come vive e come scrive ci ricorda cosa significhi aver fatto davvero il giornalista. Nel 2015 i manager di Indiscreto, con il team che sarà presto rinforzato da fuorusciti di RCS,  hanno di molto semplificato il business plan: la pubblicità di Google Adsense a coprire senza fatica (verrebbero fuori anche i soldi per l’aperitivo Indiscreto, bevande escluse, se avessimo un minimo dello spirito di Filini) i costi amministrativi e di hosting, per il resto si scrive quando si hanno tempo e ispirazione per farlo. Ogni intervento è quindi ancora più prezioso: da Dominique Antognoni ad Andrea Ferrari, passando per Fabrizio Provera, Simone Basso, Paolo Sacchi, Glezos, Daniele D’Aquila, Paolo Ziliani, Enrica Panzeri e Inga Verbeeck, le persone che nel 2015 ci hanno regalato parte del loro cuore le conoscete già. Oltre a Biro, amore della nostra vita e autore prolifico.

Non abbiamo un prodotto da vendere, a parte i rarissimi (tredici in sette anni, non esattamente la Mondadori) libri che però al 90% si piazzano in base all’argomento e non alla nostra simpatia, quindi senza essere eccessivamente paraculi possiamo permetterci di dire che nessun sito in Italia ha commenti così divertenti e approfonditi, spesso superiori a quelli dei media sedicenti seri. Non esistono moderatori, ma raramente ce ne sarebbe bisogno. Non vuol dire che tutti i commenti siano intelligenti, anzi, ma il confronto con gli altri siti che li hanno è imbarazzante. Imbarazzante per gli altri, a volte espressione di grandi gruppi editoriali, ridotti a pagare gente per avere interventi farlocchi. Alla fine questa cosa del target alto non è totalmente una puttanata, forse l’uomo Indiscreto esiste davvero: uno che non deve chiedere mai, in estrema sintesi, perché sa e ha già tutto. C’è anche la donna, che però interviene poco: ci lascia per un ripasso con il personal trainer mentre discutiamo dell’Unione Sovietica del 1986, consapevole che dopo due ore ci ritroverà uguali a prima, concentrati su Felipe Melo. Non monetizziamo? Non lo fa nemmeno chi è strutturato per farlo. Non abbiamo un progetto? Quasi nessuno ne ha. Non c’è un vero motivo per tornare su Indiscreto? Vero, nel corso degli ultimi quindici anni molti se ne sono andati e moltissimi sono arrivati. Scriviamo sempre le stesse cose, anche in sede di auguri? Probabile. E quindi? Auguri, speriamo di ritrovarci.

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