Stefano Olivari

Nato a Milano nel 1967, laureato alla Bocconi, dall'inizio degli anni Novanta scrive di sport, economia e cultura pop. Come giornalista professionista ha lavorato per la Voce, Repubblica, Tuttosport, Mediaset, Tre, Ansa, Calciatori.com, Radio Rai, Guerin Sportivo, il Giornale, il Corriere del Ticino e ovviamente Indiscreto, di cui dal 2000 è direttore ed editore. Come autore ha scritto 9 libri e come editore ne ha prodotti altri 37.

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    Orme sulla spiaggia

    Oscar Eleni dall’isola dove hanno trovato il miele per far sparire capelli bianchi e ciglia innevate, primo passo per arrivare fino ad Ancona, al Teatro Strabacco, osteria per stoccafisso e agnello di Offagna, con tutti i pentimenti del caso, per salutare Massimo Carboni, la più bella voce radiotelevisiva al servizio del basket, la sua meravigliosa [' ]

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    Assicurazioni Adorni

    L' assessore al comune di Parma con delega alle politiche per le attività motorie e sportive deve pensare al contempo all' annuale Festival dello sport cittadino che comprende tra i suoi eventi una Gran fondo internazionale da tremila partecipanti (prossima edizione domenica 8 giugno) e al destino del mondo del ciclismo professionistico, organizzato nella forma dell' Uci Pro [' ]

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    Tutti ambasciatori e nessun dirigente

    Un classico di Massimo Moratti è l' esonero tardivo dell' allenatore, dopo mesi di cottura a fuoco lentissimo. Ha iniziato con il primo tecnico trovato, Ottavio Bianchi, riconfermato senza fiducia nell' estate 1995 e cacciato all' inizio della stagione successiva, per arrivare a Mancini, che di sicuro non sarà l' ultimo della lista. Nel colloquio dell' altra sera alla Saras si [' ]

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    Mela e Rimbaud

    Pochi film sono stati più anni Ottanta dei tre Rambo: non solo per il banale accostamento del personaggio al reaganismo (accostamento fra l' altro sbagliato, visto che Reagan rappresentava la destra del liberismo e non quella degli sceriffi globali, per quanto le due cose non fossero e non siano in contraddizione) ma soprattutto per la pulsione [' ]

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    Il Sunday Night di Matarrese

    Allo stadio vanno sempre meno persone, il fatturato da stadio è ormai il dieci per cento di quello totale, l' unica cosa a non essere diminuita sono i pistolotti su quant' era bello il calcio di una volta. Che c' erano anche ai nostri tempi di bambini, quindi negli orridi Settanta, quando si rimpiangeva l' era in cui alla [' ]

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    Sotto la Saras

    Traghettatore o non traghettatore, annunciando personalmente la fine della propria era Roberto Mancini è riuscito nella più facile delle sue imprese interiste: mettere a nudo la pochezza di una società e di un' ambiente che si erano illusi di avere fatto un salto di qualità. Con vari effetti collaterali. Primo: ha evitato di essere messo quotidianamente [' ]

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    Passione vecchia

    1. Quest’anno la FA Cup ci piace senz’altro di più. Dateci dei patetici o degli inguaribili romantici ma un’edizione che vede nessuna delle “Big Four” presenti nelle semifinali dà una certa soddisfazione. Dal 1996 il nome del vincitore è uscito sempre dal solito lotto: Chelsea, Arsenal, Liverpool, Manchester United. Molte delle finali, tra l’altro, hanno [' ]

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    L’unico vero

    Annunciando la fine della sua avventura interista in conferenza stampa, Roberto Mancini ha sorpreso i talebani del morattismo, ancora con il cervello pieno di interviste del centenario, libri di Oliviero Toscani (il cui figlio ha casualmente prodotto un film sulla storia nerazzurra), documentari di Salvatores (la cui assistente è una delle figlie di Moratti), celebrazioni [' ]

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    L’Inter media che non basta

    Ancora una volta l' Inter di Mancini si è presenta agli ottavi di Champions League nelle condizioni fisiche e tecniche peggiori, anche al netto delle feste per il centenario e di infortuni che hanno inciso tanto ma non tantissimo: l' assenza dell' ultimo Materazzi era stata quasi una fortuna, Rivas non ha fatto peggio di Cordoba, Stankovic è [' ]

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    Figlie di Maria

    I primi risultati dell' anno segnalano che forse Maria Sharapova è diventata grande, quasi grandissima. L' autorevolezza con la quale si è sbarazzata delle avversarie a Doha e la puntualità con la quale ormai non manca l' appuntamento con la vittoria fa sembrare che i calendari, le sfilate, il fashion siano in questo momento passati in secondo piano [' ]