Stefano Olivari

Nato a Milano nel 1967, laureato alla Bocconi, dall'inizio degli anni Novanta scrive di sport, economia e cultura pop. Come giornalista professionista ha lavorato per la Voce, Repubblica, Tuttosport, Mediaset, Tre, Ansa, Calciatori.com, Radio Rai, Guerin Sportivo, il Giornale, il Corriere del Ticino e ovviamente Indiscreto, di cui dal 2000 è direttore ed editore. Come autore ha scritto 9 libri e come editore ne ha prodotti altri 37.

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    Dica che è un fenomeno

    Buone, anzi buonissime notizie per i tifosi del Catania e anche della Steaua Bucarest. Cominciamo da questi ultimi: che hanno esultato nel momento della cessione di Nicolae Dica quasi come avrebbero fatto per la conquista della Champions League. Lo insultavano da due anni, ad ogni tocco di palla. Gigi Becali, il patron del club, al [' ]

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    Il salto in alto di Simeoni

    1. Bergamo. Lance Armstrong, ha temuto arrivasse da dietro Lance Armstrong. Filippo Simeoni davanti a Giovanni Visconti e Filippo Pozzato, in un Campionato italiano deciso sulla Circonvallazione Mugazzone, anziché sulla Boccola. Un Ceramica Flaminia-Bossini Docce che anticipa i Quick Step e i Liquigas. Un trentaseienne che prende il tempo a un venticinquenne e a un [' ]

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    Fabregas anche con pochi minuti

    Tanta Spagna nella nostra squadra quasi finale, sempre con il 4-4-2 a dispetto dei mutamenti tattici avvenuti durante l' Europeo: Gianluigi Buffon (Iker Casillas) ' Sergio Ramos (Sabri Sariouglu), Carles Puyol (Robert Kovac), Denis Kolodin (Giorgio Chiellini), Yuri Zhirkov (Philipp Lahm) ' Bastian Schweinsteiger (Kazim Kazim), Konstantin Zyrianov (Cesc Fabregas), Nigel De Jong (Luka Modric), David [' ]

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    La strana fretta di annunciare Lippi

    Che fretta c' era, maledetta primavera' Nessuno in Italia pensa che Marcello Lippi c.t. della Nazionale sia una scelta tecnicamente sbagliata: nemmeno Capello avrebbe avuto le spalle così larghe per procedere ad un rinnovamento sostanziale della rosa rimanendo credibile e rimandando ogni perplessità della cosiddetta critica a dopo Sudrafica 2010. Secondo un suo fedelissimo Lippi anzi soprenderà [' ]

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    La mossa studiata da Aragones

    Sull' orlo del suicidio per i soldi persi non coprendoci sulla Russia, ma anche per la controprestazione della squadra di Hiddink a cui la casualità del calcio ha contrapposto una Spagna dominatrice a centrocampo solo perchè Aragones ha dovuto togliere l' infortunato Villa e non si fidava abbastanza di Guiza da inserirlo nel primo tempo. Così il [' ]

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    Il bar di Lippi

    A proposito del bar di cui parlavamo prima, ogni ora che passa la figura della Figc nella vicenda Donadoni sta diventando sempre più meschina. E non certo per la sostanza della decisione: non è possibile arrivare al Mondiale con un allenatore senza la fiducia dei suoi dirigenti, inoltre Lippi ha le spalle abbastanza larghe (oltre [' ]

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    Undici quasi definitivo

    La squadra ideale, a due partite dalla fine, è quasi quella definitiva. Avanti con il 4-4-2: Gianluigi Buffon (Edwin Van der Sar) ' Aleksandr Anyukov (Sabri Sariouglu), Robert Kovac (Carles Puyol), Denis Kolodin (Giorgio Chiellini), Yuri Zhirkov (Philipp Lahm) ' Bastian Schweinsteiger (Kazim Kazim), Konstantin Zyrianov (Daniele De Rossi), Nigel De Jong (Luka Modric), David [' ]

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    Angeli e demoni

    Dopo un giorno di blackout anche per noi (giustificazione buona e cattiva al tempo stesso: non avevamo niente da dire), doppio pezzo fra quelli pubblicati sul Giornale. Ecco il primo: ' In attesa della grande scelta riguardante la Russia, torniamo alle sane giocate sulla singola partita: le uniche, speriamo di avere trasmesso almeno questo messaggio, in [' ]

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    Temporale sulla Rai

    C' è stata anche la partita ovviamente, anche se il temporale su Vienna (non entriamo nel merito di triangolazioni e di satelliti: non ci abbiamo capito niente), facendo saltare sia il generatore principale che quello di riserva dell' IBC, ha regalato ai telespettatori europei tre lunghi blackout: fra l' altro uno sul gol di Klose. Non sappiamo perché, [' ]

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    Arte dell’addio

    La partita, dicevamo. Al netto delle enormi emozioni, cioè la cosa più importante, 90 minuti di livello tecnico medio-basso e di arbitraggio agghiacciante anche senza discutere dei rigori non dati. Lo svizzero Busacca non ha comunque colpe del fatto che solo Schweinsteiger, e nemmeno dall' inizio, sia stato all' altezza dell' impresa compiuta contro il Portogallo nei quarti. [' ]