Paolo Morati
Giornalista professionista, si occupa dagli anni ’90 di tematiche di management, tecnologia applicata, informatica e telecomunicazioni, Internet e online. Su Indiscreto sfoga il suo lato ludico, per scrivere di cultura pop in modo aperto e senza pregiudizi (o almeno ci prova, aspettandosi lo stesso da chi lo legge). Non pretende di avere ragione, ma non gli piace farsene una.
Spotify e la musica da non comprare
Fra Spotify, Deezer, Apple Music, eccetera, è possibile che in molti non si ricordino quando hanno acquistato l' ultimo disco fisico, vinile o CD che fosse. Dal canto nostro siamo comunque rimasti colpiti, un paio di giorni fa in metropolitana, dai manifesti che reclamizzavano l’uscita di un paio di nuovi album di cantanti italiani, di quelli [' ]
Il Premio Tenco a Toto Cutugno
Qualcuno potrà prenderla come una provocazione, ma in realtà ciò che stiamo per proporre è molto serio. Diciamolo subito: sarebbe il caso di assegnare a Toto Cutugno il Premio Tenco. Non che noi riteniamo più importante quest’ultimo di una vittoria al Festival di Sanremo, sia ben chiaro. Anzi, siamo tra quelli che ascoltano ciò che [' ]
Tozzi, Raf e il pop che non esiste più
Toh, che strano. A Sanremo sono arrivati Umberto Tozzi e Raf e d’improvviso la sala dell’Ariston si è messa a ballare, risvegliata certo dai ricordi ma anche da canzoni come oggi non si usa più scrivere. Ti pretendo, Il battito animale, Tu, Gloria… Chi potrebbe mai pensarle nell’epoca in cui i cantanti vanno a caccia [' ]
Una nuova Rosalba in città, l’Arisa che resterà
Evviva! In Italia abbiamo da dieci anni una cantante vera e questa cantante si chiama Arisa. Un’interprete alla quale piace emettere le parole con suoni, puliti e lineari. E non fa birignao, non fa sermoni, non ha lacrime ed emozioni artificiali. Semplicemente canta, trasmettendo sincerità. Il suo nuovo album uscito in questi giorni e intitolato [' ]
Perché Loredana Bertè merita di vincere Sanremo
Primo appello ai ragazzini: i vostri idoli malinconici e disperati hanno tempo per affermarsi, se proprio volete votare qualcuno via smartphone (anzi fatelo fare a papà e mamma, perché è riservato ai maggiorenni…) indirizzatevi su Loredana Bertè, che di malinconia e disperazione ne sa sì qualcosa, da molto più tempo. Secondo appello: cara giuria demoscopica, [' ]
Festival di Sanremo 1989, almeno tu nell’universo
“Dove c’è la televisione non esiste la verità, mai”. Con questa e altre affermazioni Beppe Grillo scatenò l’applauso del teatro Ariston di Sanremo, nel 1989. Un monologo di un quarto d’ora, il suo, che lasciò il segno su una delle più interessanti edizioni del Festival della Canzone Italiana. Firmata Adriano Aragozzini, la cinque giorni registrò [' ]
Vattene amore, quelli che non capiscono il trottolino amoroso di Minghi e Panella
L’attacco a Vattene Amore, il celebre brano portato al successo da Amedeo Minghi con Mietta nel Sanremo 1990 (terzo posto finale), sferrato da alcuni dei ‘maestri’ nella scorsa puntata di Ora o mai più, ci ha fatto riflettere. Detto infatti che l’opinione è libera, avergli mosso l’accusa di essere “una menata galattica” (Rettore) o una “canzone da [' ]
Sanremo 2019 e il vento del rap, o presunto tale
Sono dunque stati annunciati i 22 (più i due vincitori di Sanremo Giovani, ossia Einar e Mahmood) partecipanti al prossimo Festival di Sanremo, ancora una volta guidato da Claudio Baglioni, dal 5 al 9 febbraio 2019. Un elenco rivelato a tappe nel corso di due placide serate su Raiuno condotte bene da Pippo Baudo e [' ]
Guarda… stupisci, Arbore e il passato che stravince
Renzo Arbore, a 81 anni suonati, con i 2,6 milioni di spettatori della prima puntata di Guarda… stupisci su Raidue è stato la settimana scorsa il salvatore della patria televisiva generalista. In studio tra musica napoletana (non a caso il sottotitolo è Modesta e Scombiccherata Lezione sulla Canzone Umoristica Napoletana), ospiti e frattaglie televisive, Arbore [' ]
Giorgia, la delusione di Pop Heart
Non amiamo particolarmente i dischi di cover. Sono indice di scarsità di idee o peggio ancora di autori, una sorta di riempitivo nella discografia di un artista. Quando però a farli sono interpreti del calibro di Giorgia operazioni di questo tipo assumono un senso, per cui l’uscita di Pop Heart ci ha incuriositi non poco. [' ]