Sanremo 2019 e il vento del rap, o presunto tale

22 Dicembre 2018 di Paolo Morati

Sono dunque stati annunciati i 22 (più i due vincitori di Sanremo Giovani, ossia Einar e Mahmood) partecipanti al prossimo Festival di Sanremo, ancora una volta guidato da Claudio Baglioni, dal 5 al 9 febbraio 2019. Un elenco rivelato a tappe nel corso di due placide serate su Raiuno condotte bene da Pippo Baudo e Fabio Rovazzi, anche se simili all’usurato modello talent, con tanto di giurie al tavolo. Detto che sono le canzoni e non i nomi che fanno la qualità musicale di un Festival, in realtà il Sanremo del 2019 accoglierà sì diversi nomi affezionati alla gara, a tranquillizzare il pubblico di Raiuno, ma anche tante novità per chi è attaccato più all’ex tubo catodico che a Internet. Partiamo comunque dal primo listone…

C’è Paola Turci dopo il grande successo raccolto nell’ultima edizione, ritenta Nek dopo il secondo posto del 2015, e rientra anche il già passato vincitore Simone Cristicchi, forte di una carriera teatrale ben consolidata. Loredana Bertè, dopo l’affermazione estiva e il nuovo album Libertè, porta dal canto suo una canzone di Gaetano Curreri. E poi ascolteremo in ordine sparso i Negrita, Arisa, Daniele Silvestri, Il Volo, Anna Tatangelo, Patty Pravo (con il rapper Briga), Nino d’Angelo (con il rapper Livio Cori), Francesco Renga (senza rapper….). Ecco, dovessimo dare una connotazione al roster dell’edizione 2019 di Sanremo pare che il rap (o quel che gli somiglia di più) si confermi fondamentale in chiave pubblico giovane (ancor meglio se trap).

Ecco dunque che a Sanremo vedremo tanti esponenti del genere ‘parlato’ come Shade in coppia con Federica Carta, Achille Lauro, Ghemon e ovviamente Ultimo (anche se ci pare in mutazione artistica, vincitore lo scorso anno tra i giovani e già in odore di podio stante la sua popolarità: a noi ricorda il Masini degli inizi). Dopo Lo Stato Sociale del 2018, la quota indie 2019 si allarga invece agli Ex Otago, ai Boombadabash, e agli Zen Circus, mentre quella talent è occupata anche da Enrico Nigiotti e Irama. Siamo curiosi infine di sentire un cantautore già premiato ai piani alti del Tenco, come Motta, e dietro il quale c’è Caterina Caselli. In genere una garanzia di qualità.

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