Assicurazione sulla tripla

15 Febbraio 2011 di Stefano Olivari

di Stefano Olivari
Decenni di Totocalcio hanno lasciato tracce indelebili nella psicologia degli scommettitori. Si spiega così il fatto che, pur comprendendo le ragioni matematiche dello stare alla larga dalle scommesse multiple, molti di noi siano ancora prigionieri dei mitici sistemi a correzione di errore.
In pratica si tratta di multiple (ai tempi del vecchio Toto riguardavano ovviamente 13 risultati) che consentono di portare a casa qualche soldo anche nel caso non si indovinino tutti i pronostici. Esempio pratico con tre eventi, puntando sulle classiche medio-favorite (range 1,70-2,00). Prendiamo in Champions il Milan di stasera a 1,70, con la Roma e il Barcellona di domani rispettivamente a 1,85 e 1,80. Il sistema a correzione di errore 2/3 ci porta a vincere giocando a massa uguale, mettiamo 10 euro, le tre doppie possibili. Con tutte le favorite vincenti il bilancio segnerebbe più 65,35 euro, con una che delude saremmo in ogni caso in risicato attivo. Interessante il confronto con i 10 euro giocati sulla tripla pura e semplice, che darebbero un utile (46,61) nettamente inferiore a quello della somma delle tre doppie. Per chi non può fare a meno delle multiple una specie di assicurazione, basata sul fatto che ognuna delle tre doppie debba coprire le due che ‘saltano’. Uno schema che può essere riproposto per tutte le altre infinite possibilità offerte dal calcolo combinatorio (2/4, 5/6, eccetera), a patto che le combinazioni vincenti paghino il conto di quelle perdenti. Una banalità, certo, ma pensiamoci quando stiamo per giocare la nostra tripla senza rete di protezione.

stefano@indiscreto.it
(pubblicato sul Giornale di oggi)

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