Calcio

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    Tutta colpa dello Zaire

    La bella sconfitta è un genere giornalistico fortunatissimo, che permette di confermare i pregiudizi senza preoccuparsi del risultato del campo: i trionfi diventano imprese omeriche, le sconfitte sono ovviamente vittorie sfiorate. E’ il caso della Scozia, sulle cui occasioni mancate sono state scritte decine di libri che però rispetto alla produzione tifosa di altre latitudini [' ]

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    La squadra più odiata

    Nel suo libro dedicato alle manipolazioni compiute dalla Stasi e dal SED (il partito comunista della Germania Est) sul calcio della DDR (il titolo è “Erich Mielke, die Stasi und das runde Leder”), Hanns Leske definisce la BFC Dynamo Berlino “la squadra più odiata di Germania e, forse, del mondo intero”. Un giudizio severo reso [' ]

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    Leoni a Leon

    Uno dei dispiaceri più grandi per molti bambini italiani degli anni Settanta è stato di sicuro l' assenza dell' Inghilterra dalle fasi finali dei Mondiali 1974 e 1978. Fra le mille ragioni quella più grande è banalissima: qualificarsi per una fase finale a sedici squadre era il doppio più difficile che qualificarsi per una fase finale a [' ]

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    Due ammonizioni di troppo

    Per motivi anagrafico-televisivi non possiamo spacciarci per biografi di Brian Labone, né per collezionisti di sue partite (a parte i tanti spezzoni, di intere ne abbiamo viste solo tre), ma abbiamo fatto in tempo a renderci conto del suo mito e a leggere delle sue gesta come capitano dell' Everton e protagonista nell' Inghilterra di Mexico 1970. [' ]

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    L’unica partita di Hitler

    Ci aveva pensato Jesse Owens a far innervosire Adolf Hitler alle Olimpiadi di Berlino del 1936. “Non stringerò mai la mano di un negro”, aveva tuonato il Führer contro il Commissario dello Sport del Reich, Hans Von Tschammer und Osten che gli consigliava di ritornare sui propri passi (“per il bene dello sport”) e di [' ]

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    Ritorno a Rosario

    Fra i mille retroscena sporchi nella storia del torneo uno fra i meno segreti riguarda la goleada dell' Argentina sul Perù al Mondiale 1978, quello che la Nazionale di Menotti doveva vincere non solo come paese ospitante ma anche per coprire i crimini della giunta militare al potere: non che il mondo dello sport abbia fatto [' ]

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    Le spine di di Rosengard

    Il ghetto dentro. Disagio sociale, soglia minima di sopravvivenza, lusinga quotidiana ad imboccare il lato oscuro della strada. Storie di tentazioni e di calcistiche redenzioni, già sentite per molte stelle del calcio mondiale. Un viaggio alla ricerca delle radici di Zlatan Ibrahimovic non può esimerci dal raccontarle di nuovo; quartieri di periferia degradati, squadre composte [' ]

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    La vittoria del Bene

    C' è stato un tempo in cui calciatori di prima grandezza erano costretti a una carriera di media grandezza, per motivi politici, protezionismo economico, autarchia sportiva. Quanti campioni del cosiddetto Est sono stati sottovalutati dalla storia solo perché non hanno avuto il palcoscenico di una delle nazioni che danno immagine? Perché può anche non piacere, ma [' ]

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    Un argomento di nicchia

    Della Coppa del Mondo di calcio si può dire tutto il male possibile, anche perché i giornalisti pagano le bollette grazie ai club e non alle nazionali, ma certo non che sia un argomento di nicchia. Tantomeno nel paese della squadra campione, che dovrebbe essere un minimo interessato alla strada che porta alla prossima edizione. [' ]

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    Quando Zico era lui

    Nella seconda metà degli anni Settanta ai bambini appena usciti dagli indimenticabili cinque canali (Rai Uno, Rai Due, Svizzera, Capodistria e Montecarlo) e dal bianco e nero del Sinudyne con tasti argentati capitava anche di vedere immagini di calcio brasiliano di una qualità sotto il livello di guardia (colpa di un sistema di trasmissione diverso [' ]