Sardegna Arena per famiglie (del Cagliari)

17 Settembre 2018 di Indiscreto

Cosa rimarrà di Cagliari-Milan? Niente, se parliamo di calcio: un punticino per i padroni di casa, mentre per gli ospiti un’altra tappa verso Conte (ma Inter e Roma stanno facendo del loro meglio per arrivarci prima…). Ma almeno un episodio istruttivo c’è stato e lo citiamo non solo perché conferma uno dei nostri pregiudizi di base: il vero problema sono le persone normali.

In pratica una donna decide di portare il figlio milanista allo stadio, facendo un ragionamento apparentemente sensato: “Spendiamo tanto, ma andiamo in un settore tranquillo”. Per la modica cifra di 76 euro a testa madre e figlio con maglietta del Milan si recano alla Sardegna Arena, ma durante i normali controlli i poliziotti notano l’assetto non da tifosi della squadra di casa e li mettono di fronte a un bivio: andare nel settore ospiti, quindi con gli ultras del Milan (e in un posto che costa molto meno, un posto che comunque non hanno scelto) o girare la maglia a rovescio.

Una prassi che a Cagliari è comune, con il discutibile pregio di prevenire incidenti e l’indiscutibile difetto di ammettere l’esistenza di un paese incivile. Stando ai racconti di chi negli stadi italiani paga il biglietto e quindi è più credibile di noi ben protetti che non lo paghiamo dai tempi di Ambu, lo stadio del Cagliari non è certo il più pericoloso d’Italia: in molti posti (Bergamo, Firenze, Roma, Napoli, per citarne quattro) la maglietta il bambino se la gira naturalmente, senza aspettare il suggerimento del poliziotto, o non se la mette proprio se vuole andare in un settore misto. Non facciamo l’episodio più grande di quello che è, ma perché uno dovrebbe spendere 152 euro per farsi prendere in giro?

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