Il Riva del commendator Carraro adesso è cinese

11 Aprile 2017 di Stefano Olivari

La morte di Carlo Riva, alla giusta (anche oltre, se vogliamo) età di 95 anni, è il pretesto per ricordare uno degli imprenditori simbolo dell’Italia del boom. Anche se i suoi motoscafi non erano certo un bene di largo consumo, sono diventati lo stesso rappresentativi di uno spirito prima ancora che di un’economia. L’ingegnere di Sarnico non era uno di prima generazione, anzi le origini della fortuna familiare risalgono a metà Ottocento, ma aveva saputo inventare la cosa più difficile: uno stile.

Non è un caso che una delle sue ultime apparizioni pubbliche sia stata l’anno scorso alla presentazione della 500 Riva, insieme a un Marchionne che sembrava quasi in soggezione (e crediamo non capiti spesso). Sui Riva siamo saliti poche volte e sempre nei panni pezzenti del Maurino Di Francesco (mentre Jerry Calà aveva uno status sociale superiore) che l’ha consegnato alla gloria pop eterna in Sapore di Mare, con il mitico “Riva del commendator Carraro”.

In realtà non era proprio un motoscafo da cumenda, piuttosto era da playboy alla Gunther Sachs (immaginiamo che le foto di Brigitte Bardot sul Riva siano legate al leggendario svizzero) o da figlio fancazzista del cumenda, ma un pretesto per ricordare Ugo Bologna è sempre buono. Tornando al Riva, soltanto per la Ferrari, Apple e pochi altri marchi abbiamo visto (con numeri ovviamente diversi) una devozione simile, con il leggendario Aquarama (quello usato per Sapore di Mare è il 483) a commuovere chi ne capiva.

Tutta questa premessa per arrivare a dire che da quasi trent’anni la Riva non era più dei Riva: prima fu acquistata dal gruppo Rolls Royce, poi sarebbe tornata italiana nel 2000 con Ferretti e dal 2012 è diventata, avete indovinato, cinese. Perché la maggioranza della Ferretti è stata rilevata da Weichai Power, azienda che di base fa motori e componentistica per auto ma che soprattutto è dello stato cinese. La curiosità è Weichai non solo è fra i principali sponsor della Ferrari in Formula 1, ma è anche socia di Piero Ferrari (l’unico figlio vivente di Enzo Ferrari ha una piccola quota) nella Ferretti e quindi nella produzione dei nuovi Riva.

Briciole della passata grandezza, per un paese ormai quasi convinto che quella della Florida d’Europa (cit. Briatore) sia una buona strada.

https://www.youtube.com/watch?v=QnZCsMry9Xc

Share this article