False partenze

19 Settembre 2011 di Libeccio

di Libeccio
Gli acciacchi del Milan, il passo indietro di Gasperini, le avversarie della Juve, il nuovo Guardiola, la Lazio media e la competenza di Pozzo.

1. Il Milan perde seccamente a Napoli e forse coloro che sostengono che l’ossatura della squadra soffre di troppi “acciacchi” non hanno tutti i torti (nella prossima puntata di ‘Chi l’ha visto’ magari si parlerà di Milan Lab). Da manuale il gol di prima intenzione di Cavani, a dimostrazione che siamo in presenza di un vero attaccante di razza e non come molti della categoria che oramai hanno solo il nome e ad ogni palla che ricevono fanno di tutto tranne che provare a buttarla dentro.
2. L’Inter stecca anche la prima a S. Siro e non fornisce indicazioni confortanti, anzi sul piano del gioco e della volontà di fare sua la partita con la Roma, fa addirittura alcuni passi indietro rispetto a Palermo
. Squadra molliccia, senza gioco, con molti giocatori in chiara difficoltà per mancanza di forma fisica o di logorio da tempo che passa. Pensiamo che l’Inter ballerà per tutta la stagione con una squadra giunta al termine di un grande ciclo, e ricambi o nuovi acquisti che non sembrano avere le qualità per un passaggio di testimone indolore. A Gasperini, comunque, si dovrebbero dare almeno le stesse chance date un anno fa a Benitez.

3. La Juve vince anche la seconda, ma con squadre troppo scarse perché se ne possa ricavare una indicazione di merito valevole in generale. La squadra sembra però avere motivazioni, preparazione adeguata e una conduzione tecnica finalmente forte. Occorre però vedere cosa farà la Juve quando affronterà le squadre toste, quando Pirlo salterà qualche gara (nell’ultimo Milan accadeva spesso) e quando Vucinic sbaglierà gol praticamente fatti nelle gare che contano. Da rivedere, insomma, ma partire bene è meglio che partire male.
4. La Roma vista con l’Inter ci è sembrata molto migliore di quella che ha perso in casa con il Cagliari, non solo per il risultato.
Luis Enrique già viene portato dalle radio romane sugli scudi come fosse il nuovo Guardiola. Di sicuro sta ragionando e scegliendo con la sua testa, cosa rara in un ambiente così pieno di condizionamenti come quello giallorosso e forse resa possibile da una proprietà non proprio presentissima.

5. La Lazio perde abbastanza seccamente in casa con il Genoa del bravo Malesani. La Lazio ha una squadra notevole ma due limiti abbastanza importanti: il tecnico che difficilmente dà il meglio nel gestire situazioni di vertice e un centrocampo di relativa qualità che difficilmente supporta il potenziale che esprime davanti (soprattutto quest’anno). Da Europa League, basta saperlo. 
6.  L’Udinese ancora in vetta è la notizia della seconda di campionato.
La fortuna dei competenti, come appunto Pozzo, è quella dell’esistenza degli incompetenti. Sarebbe interessante vedere il ptaron friulano alla guida di una squadra costretta ad arrivare prima, non solo a fare bella figura. E’ un altro mondo, ma siamo sicuri che farebbe bene anche lì.


Libeccio 
(19 settembre 2011)

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