Tre canzoni di Giorgio Gaber

7 Giugno 2022 di Indiscreto

In Italia ci sono tanti cantanti che si definiscono o autodefiniscono impegnati, ma sono pochi quelli capaci di veicolare il proprio messaggio senza atteggiarsi ad oracoli. Uno di questi è (stato) Giorgio Gaber, capace insieme al suo storico collaboratore Sandro Luporini di far riflettere evitando di porsi come possessore della verità assoluta su ciò che è giusto o sbagliato, aggiungendoci se possibile anche un sorriso. Anche Gaber entra quindi in gara nel Festival di Indiscreto, con i suoi tre brani più popolari su Spotify, tutti ottime occasioni per per pensare.

Si parte da Io non mi sento italiano, inedito uscito postumo nell’omonimo album del 2003, ed evidente testamento: “Io non mi sento italiano, ma per fortuna o purtroppo lo sono”. Con tutta una serie di riflessioni sui nostri limiti e atteggiamenti come “Mi scusi Presidente, lo so che non gioite, se il grido “Italia, Italia”, c’è solo alle partite” e considerazioni come “non sento alcuna appartenenza, e tranne Garibaldi, e altri eroi gloriosi, non vedo alcun motivo, per essere orgogliosi” e “Persino in parlamento, c’è un’aria incandescente, si scannano su tutto, e poi non cambia niente”.

Si passa poi alla celeberrima Destra-Sinistra, del 1994, analisi lucida che mette alla berlina lo schieramento e lo schierarsi superficiali, con versi che oggi verrebbero facilmente messi nel mirino: “Una donna emancipata è di sinistra, riservata è già un po’ più di destra, ma un figone resta sempre un’attrazione che va bene per sinistra o destra”. Da ascoltare e riascoltare.

E infine La libertà. Siamo nel 1972, tra teatro e canzone, e Giorgio Gaber compie un percorso sul tema appunto della libertà e dell’individualismo a cui contrapporre la partecipazione, il tutto da calare nel contesto storico dell’epoca. “Vorrei essere libero come un uomo, come un uomo che ha bisogno di spaziare con la propria fantasia, e che trova questo spazio, solamente nella sua democrazia, che ha il diritto di votare, e che passa la sua vita a delegare, e nel farsi comandare, ha trovato la sua nuova libertà”.

Ma adesso a voi la parola. Tra queste tre canzoni di Giorgio Gaber quale scegliete? Votate, con il vantaggio che a differenza del televoto di Sanremo non vi costa nulla, e commentate segnalando anche quali invece avrebbero dovuto essere incluse in una triade ideale. Per conoscere i risultati aggiornati e sapere quando votare per le prossime canzoni seguiteci anche su Facebook.

Quale canzone di Giorgio Gaber preferite, fra le tre più ascoltate su Spotify?

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