Toto Cutugno ha fatto 80

11 Luglio 2023 di Paolo Morati

Qualche giorno fa abbiamo ricevuto dall’amico fraterno Enrico questo messaggio: “Tu sei mia di Toto… non la conoscevo… strepitosa devo dire”. Il riferimento è a una canzone del 1981 contenuta nell’album Innamorata, innamorato, innamorati di Toto Cutugno, il quale da pochi giorni ha compiuto 80 anni. Punto di riferimento della redazione di Indiscreto, non potevamo non celebrarlo dopo averne scritto più volte (ovviamente anche per il Festival di Indiscreto), ricordando il valore che l’autore e musicista nato a Fosdinovo ha avuto per la musica leggera italiana, e non solo.

Senza quindi timore di essere canzonati dai lettori attenti che vanno oltre i luoghi comuni, appare giusto ricordare e discutere degli otto decenni di Toto Cutugno, personaggio ombroso e per qualcuno perfino scontroso. Per noi semplicemente un timido e un introverso che dopo aver militato nel gruppo degli Albatros e composto brani di successo per altri interpreti (in Francia gode di grande considerazione) con episodi clamorosi come quelli per Adriano Celentano (Soli, Il tempo se ne va, interi album…), vince nel 1980 il Festival di Sanremo con Solo Noi. Edizione, quella condotta dal duo Cecchetto-Benigni, della quasi rinascita della manifestazione e ben indirizzata verso i fasti degli anni successivi.

Di quell’episodio si ricordano la grande emozione di Toto Cutugno al momento della premiazione (batté in volata Ti voglio bene di Enzo Malepasso e Su di noi di Pupo), la stessa che continuerà a trasmettere con le sue canzoni in una lunga carriera fatta di sliding doors (clamorosa quella de L’italiano scritta con Cristiano Minellono e che Celentano non volle cantare), di secondi posti, e di trionfi (l’Eurovision del 1990) e di incomprensioni con la critica più superficiale e allergica al ‘mondo piccolo’.

Difficile quindi riassumere qui i suoi tanti successi – in un’intervista di qualche anno fa ha raccontato che i più gettonati in termini di diritti sono L’italiano, Africa, Soli, Derrière l’amour, En chantant – frutto anche di una formula popolare capace di coinvolgere il pubblico straniero. Ottimo polistrumentista (di culto il suo duetto al sax con Elio al Dopofestival di Sanremo 2008), amatissimo dal pubblico e non soltanto dal suo pubblico, e sì, italiano vero. Fondamentale per noi festeggiarlo qui.

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