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Le migliori canzoni degli Area

Indiscreto 07/07/2024

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Nelle ultime settimane overdose di articoli e servizi per i cinquant’anni di quello ricordato come Festival del Parco Lambro, in realtà Festival del proletariato giovanile. Del 1974 è invece la prima edizione milanese, appunto al Parco Lambro, della manifestazione organizzata da Re Nudo e che rimane una delle migliori rappresentazioni degli anni Settanta. Un’epoca che abbiamo vissuto attraverso i racconti dei fratelli maggiori, visto che noi ci occupavamo di Muraro e Goldrake (quasi come adesso). Dire Parco Lambro è nella nostra testa come dire Area, il gruppo che ha sintetizzato i tanti stimoli musicali dell’epoca pur partendo come tanti altri dal prog, che già a sua volta era una sintesi. Per farla breve, non potevamo tenere fuori gli Area dal sempre più importante e discusso Festival di Indiscreto.

I veri Area, senza offesa per nessuno e ricordando che alcuni superstiti sono ancora in attività, sono stati quelli dell’era di Demetrio Stratos, con cambi di formazione fin dall’inizio ed il successo raggiunto nel 1973 con l’album Arbeit Macht Frei, titolo che si fa ricordare anche senza essere stati in un campo di concentramento nazista, che oltre alla canzone omonima contiene Luglio, agosto, settembre (nero). Scritta da Patrizio Fariselli, con testo di Gianni Sassi (loro discografico con la Cramps, fra l’altro) e Sergio Albergoni, è una canzone dalle influenze balcaniche, come musica, incentrata sulla questione palestinese. Testo oggetto di tante interpretazioni: c’è chi lo considera quasi un inno pacifista, chi invece un’esaltazione del terrorismo (come appunto alle Olimpiadi di Monaco 1972).

Notevole che un genere musicale d’avanguardia goda di un certo riscontro popolare, oltre che di critica, con il successo confermato dal secondo album, Caution Radiation Area, quando Patrick Djivas è ormai passato alla PFM. Di questo disco fa parte Cometa Rossa, a nostro giudizio la canzone in cui più si percepisce il carisma di Stratos, che non è soltanto un cantante politico ma è stato anche uno da Cantagiro (dice qualcosa Pugni chiusi?): ci dispiace non averlo mai apprezzato dal vivo, visto che è morto nel 1979. Del 1975 è invece Crac!, che contiene canzoni memorabili come La mela di Odessa (1920) e soprattutto Gioia e rivoluzione, forse la canzone più famosa degli Area. Oggi onestamente inascoltabili, anche se ai loro tempi hanno avuto un senso.

TUTTI I CANTANTI, I GRUPPI E LE CANZONI PARTECIPANTI AL FESTIVAL DI INDISCRETO

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