Per chi suona la lira

18 Aprile 2012 di Anna Laura

di Anna Laura
Le cose ce le dicono, nel loro solito modo. Ma noi non ascoltiamo e non capiamo. Un servizio non reso dai media del servizio pubblico come la Rai, di cui sono fortunata abbonata. La tras-mission della Gabanelli sull’abolizione del contante è un autentico manifesto del gioco sporco sui nostri soldi. Alcuni commenti sui giornali evidenziano l’incongruità delle ragioni che il sistema adduce per limitare il contante, riassumibili in un solo punto: il costo di produzione delle banconote. Ora, in Europa circolano circolano 14 miliardi e 418 milioni di banconote per un totale di 857 miliardi di euro di valore nominale. In Italia ne circolano per poco più di 100 milardi di euro. Se è vero che c’è questa evasione di 200 miliardi di euro, queste banconote devono essere usate in transazioni “alla velocità della luce” per generare tale furto all’erario in termini di evasione.
L’evasione fiscale quindi esiste, ma chissà come mai è diventata un’emergenza nazionale solo adesso. Comunque quasi tutti, a destra e a sinistra, ci credono e recitano questo mantra. Se tutti pagassero allora si… Se non ci fosse il contante allora si… Ma quando, dove? C’è qualcosa che non ci dicono? C’è, eccome se c’è. Non ci dicono che se le cose si mettessero male, e si metteranno male, perchè un paese che produce solo servizi e zero merci, poichè hanno delocalizzato tutti, non può stare in piedi, loro torneranno alla lira. Tutto il contante in euro non subirà alcuna svalutazione, mentre il contante “elettronico” sarà convertito “ipso facto” con un click. Ce le dicono ma non vogliamo ascoltare. Già cominciano a negare la necessità di un ulteriore Ltro, il terzo, anzi dicono che non è in programma. Programma? Quando dicono sta cosa… Comunque sia, le nostre banche assicurazioni, e chi può correrà a depositare, ma sopratutto a denominare le sue obbligazioni carta straccia in euro alla BCE, tenendo in deposito (li chiamano overnight ) lì i suoi asset cash. Noi invece dovremo svalutare. Dovremo tornare alla lira. Un lunedì troveremo la nostra banca chiusa e noi cretini sottoscrittori di bond invidieremo lo spacciatore di droga della porta accanto, che ha mantenuto il suo patrimonio in euro sotto la mattonella.



Anna Laura, 18 aprile 2012

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