Meglio senza prescelti

3 Febbraio 2012 di Anna Laura

di Anna Laura
Tra le varie storie della Bibbia che tutti conoscono c’è quella di Sansone. Ma cosa pensano di conoscere? Dalila? Il taglio dei capelli ritenuti la sede della sua forza? Il suo “muoia Sansone con tutti i filistei…”?
Questa storia è una delle tante in cui nella Bibbia c’è l’intervento di un qualcosa che è identificato come “lo spirito di Dio” che scende su un individuo. E dopo questo evento l’individuo diviene una sorta di superuomo. Nulla si sa di questa “procedura”, nel dettaglio. Cosa faceva Sansone prima di divenire il Sansone biblico? Faceva il pastore come Davide? O era tutta una copertura? Il fare il pastore intendo?
Il fatto è che comunque la si pensi, parliamo di religione, questa possibilità superumana ha coinvolto l’umanità nei secoli. E ha prodotto il mito del prescelto, dell’eletto. Una persona, ma anche un popolo: la storia è piena di questi prediletti (per motivi misteriosi) dalle varie divinità. Secondo la tradizione Mosè fu il primo a risalire consapevolmente il canale sinistro dell’albero energetico umano partendo dal perineo. Fu una operazione individuale ardita e coronata da successo. Da questo si evince che ci fosse una sorta di setta che sfruttasse una conoscenza trasmessa oralmente che aveva origine nella notte dei tempi.
In fin dei conti la Bibbia è divisa in Vecchio e nuovo Testamento e se c’è un testamento questo significa eredità, lascito. Il Vecchio Testamento istruiva gli adepti a sviluppare una “tunica” di color giallo. La tunica di cui si parla è quella che noi “moderni” definiamo aura. Quindi Mosè o Sansone o Davide avevano questa aura di colore giallo che dava accesso alla “risalita” consapevole del canale sinistro. Tramite un allenamento sulle “cisterne”, che nel corpo energetico umano sono due: la hara e la corona. Due punti: uno sotto l’ombellico localizzabile in posizione distesa pronunciando la vocale “U” e l’altro localizzabile in maniera diversa (come vedremo). Senza tale allenamento qualsiasi uomo avesse provato a risalire consapevolmente il canale avrebbe avuto un sovraccarico energetico tale da fargli scoppiare il cuore.
Da qui il mito del “prescelto” e dell’eletto. Sansone, che non poteva essere ucciso da armi da taglio, venne catturato tramite l’indebolimento che il sesso produce nella riserva accumulata nella cisterna sotto l’ombellico. Era in “riserva”, indebolito da Dalila. Indebolito, ma impossibile da decapitare o impiccare. Tramite una procedura effettuata da maghi venne accecato, nel tempo il ricordo della sua forza venne meno. E quando questa piano piano tornò, Sansone fece crollare il tempio sulla testa dei suoi aguzzini.
Poi venne la via di Gesù. Niente più “eletti”, niente più prescelti. Una via ancora più potente e che era fruibile a tutti senza distinzione. Un potere ancora più grande basato sulla compassione, sull’essere tutti uno, sull’amore. Un potere in grado di muovere le montagne. Un potere così, in mano a chiunque? State scherzando, vero? No non scherzava, è questo che fa si che tutte le altre religioni ci odino. Secondo loro Dio non può parlare a tutti e ci vogliono i prescelti: persone, popoli. O peggio ancora persone che guidano popoli.


Anna Laura, 3 febbraio 2012

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