Le sigle di Lupin III

20 Marzo 2012 di Alvaro Delmo

Di recente ci siamo collegati al sito di uno dei principali quotidiani italiani e con nostra sorpresa lo abbiamo visto tappezzato di disegni di Lupin III, lo straordinario manga frutto della fantasia del maestro giapponese Monkey Punch. La prima reazione è stata: “Toh, deve esserci qualche iniziativa editoriale che lo riguarda”. Spostando lo sguardo ci siamo accorti che invece si trattava della pubblicità di una automobile, ovviamente nipponica. Da lì il passo è stato breve: è ora di parlare delle sigle italiane dei cartoni animati di Lupin III. Si comincia con qualcosa che aveva ben poco a che vedere con la sua trama, ossia Planet O, brano di matrice disco interpretato dai Daisy Daze and the Bumble Bees (produzione francese, testo di Farouk Safi e Sharon Woods, musica di Norbert Cohen). Utilizzato in Italia nella prima serie, quella con la giacca verde diretta anche dal grande Hayao Miyazaki, vanta un arrangiamento poderoso fin dall’introduzione maestosa che si catapulta su un ritmo trascinante. Il testo come detto non riguarda le avventure di Lupin bensì quelle di una ragazza insidiata da un gruppo di pirati provenienti dal ‘pianeta O’. Rimangono a noi ignoti i motivi di questa scelta ‘indiscreta’ – si ipotizza tra l’altro che la canzone sia ispirata al romanzo erotico Histoire d’O – che si rivelò comunque azzeccata, rimanendo nell’immaginario di chi all’epoca (era il 1979) seguiva in Italia le prime avventure animate del discendente del ladro gentiluomo.

Per la seconda serie di Lupin III (nota come quella con la giacca rossa, dove una prorompente Fujiko Mine viene chiamata Margot) si optò per un’orchestra di ballo liscio: l’Orchestra Castellina-Pasi con la voce di Irene Vioni. Il brano, scritto da due grandi nomi come Franco Migliacci (testo) e Franco Micalizzi (musica), cambia totalmente l’approccio rispetto a Planet O, e a passo di valzer con tanto di fisarmonica ci introduce finalmente in modo coerente alle avventure del temuto ma affascinante furfante. E’ probabilmente il motivo più amato dai cultori della serie, capace all’epoca di battere, al momento della scelta, Il fantomatico Lupin dei Cavalieri del re, che stavano nel contempo lavorando alla sigla di Lady Oscar. Era l’indimenticato, per noi, 1981.
La terza serie di Lupin III (giacca rosa) è quella che preferiamo meno in termini di disegno (in particolare i tratti dei personaggi) e la sua sigla, pur diventata un tormentone, non ha lo stessa magia delle due precedenti. Del resto sono passati sei anni e L’incorreggibile Lupin, che porta le firme di Carmelo Carucci e Alessandra Valeri Manera, vira verso il pop con le voci di un coro di bambini (il fastidioso oh oh oh) introdurre quella di Enzo Draghi, piantandosi in testa piuttosto facilmente. Di fatto si tratta del brano che ha resistito di più come sigla iniziale di Lupin III almeno fino al 2003 quando le è subentrata, solo temporaneamente, Hello Lupin di Giorgio Vanni. Quest’ultima, decisamente la meno memorabile del gruppo, ha riportato l’introduzione del cartone animato all’ambientazione disco degli inizi, proponendo però un arrangiamento che non regge il confronto con quello tipicamente 70s di Planet O, chiudendo di fatto un cerchio apertosi 25 anni prima.
 
Alvaro Delmo, 20 marzo 2012

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