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Calcinfaccia

La maledizione di Hughes

Giovanni Capuano 24/10/2011

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di Giovanni Capuano
Gli scaramantici qualche sospetto l’avevano avuto già la notte dell’inaugurazione, quando lo sconosciuto Hughes aveva rovinato la festa regalando al Notts County, chiamato a fare la comparsa, un improvviso pareggio nelle battute finali dell’amichevole-evento. Gli scettici si sono ricreduti solo sabato sera al tocco felpato di Caracciolo per il 2-2 (con doppia rimonta) del Genoa, che seguiva l’1-1 già strappato dal Bologna (anche questo in rimonta). Altro che ‘effetto-stadio’, quel misto di ammirazione, marketing e provincialismo per cui esibirsi davanti a 40mila spettatori nel nuovo impianto bianconero avrebbe dovuto terrorizzare gli avversari regalando alla Juventus “almeno 7-8 punti a stagione” (parole di Buffon). Come se a San Siro, Firenze o Bergamo, giusto per citare alcuni stadi con gli spalti attaccati al campo, non si fosse mai giocato…
Il bilancio del primo scorcio di stagione, quello con i telecronisti ben attenti a sottolineare la spinta del pubblico a ogni cross venuto bene, racconta però una realtà diversa. La squadra di Conte viaggia con la stessa media casalinga di quella di Ferrara di due anni fa (due vittorie e due pareggi nelle prime quattro uscite) e solo un punto sopra rispetto a quella criticatissima di Del Neri dello scorso campionato. Per restare all’epoca post-Calciopoli, la Juventus di Ranieri nel 2007 aveva addirittura fatto meglio (9 punti). E prima dello tsunami nemmeno a parlarne. Il Delle Alpi (stadio brutto, freddo e che nessuno può rimpiangere) era una vera fortezza inespugnabile. L’ultimo Capello (stagione 2005-2006), costretto a misurarsi con quella ghiacciaia, ci vinse le prime 12 partite consecutive e si fermò solo a febbraio contro il Parma. Quelli precedenti si erano comunque attestati a quota 10 punti.
Statistiche senza senso. E’ evidente che la leggenda di uno stadio la costruisce la qualità di chi ci gioca e quindi la Juve dei 91 punti avrebbe fatto il pieno anche su un campo di patate. Però, almeno, ci siano risparmiati superlativi ed enfasi e, se proprio non se ne può fare a meno, da domani si celebri a tutta pagina l’epopea del ‘Palermo Stadium’ e del ‘Friuli Stadium’, gli unici in serie A ad aver sempre visto vincere la squadra di casa. E magari si aggiungano anche il ‘Pescara Stadium’ e il ‘City of Padova’ che in serie B hanno fatto ancora meglio: 5 vittorie su 5 e via andare. Roba forte, da titoloni a tutta pagina e che, chissà perché, abbiamo il sospetto che difficilmente troveremo in bella mostra in edicola.


Giovanni Capuano
(per gentile concessione dell’autore, fonte: Calcinfaccia)

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