Il turno di Gasperini

12 Maggio 2009 di Federico De Carolis

di Federico De Carolis

Conte è ancora alle prime armi, anche se la promozione del Bari è stata una bella cosa. Spalletti ha vinto poco, per non dire pochissimo, ma non può più essere considerato un allenatore emergente. Sì, è proprio Gasperini il nuovo tecnico della Juventus. Sottolineammo questa possibilità, che non esitammo a definire certezza, sin dal’inizio del campionato proprio su questo sito (e pazienza se il Direttore detesta il calciomercato, confermiamo lo scenario). Il perché era molto semplice. Gasperini è cresciuto nella Juve, ha fatto esperienze in tutta Italia e in tutta Italia ha vinto o perlomeno ha fatto bene in proporzione ai giocatori avuti a disposizione. Conosce la società come pochi, Torino come pochi, i tifosi juventini come pochi. Per sviare un interessamento degli…altri ha sostenuto da sempre, che il suo procuratore è il presidente del Genoa, Preziosi. Che è un uomo particolarmente energico (eufemismo), capace di impuntarsi per un nonnulla, ma anche un presidente che ha il massimo rispetto dei propri collaboratori. Soprattutto di quelli silenziosi. Infatti su Gasperini non ha avuto mai nulla da ridire e sa benissimo che tenerlo al Genoa significherebbe privarlo dalla più grande occasione della sua carriera. Quindi lo libererà da un contratto ancora molto lungo cercando di ottenere qualcosa dalla Juve. Se decidesse di non farlo significherebbe che le sue ambizioni sono cresciute a dismisura, al livello di aggiungere il decimo scudetto ai nove che il Genoa ha conquistato nella sua storia. Onestamente, può farlo? Si tratterebbe di investire ancora un centinaio di milioni per portare i rossoblu tra le grandi. Probabile che non lo faccia, al di là della Champions che si sta allontanando. Adesso dipende tutto da Torino. Alessio Secco che stimava Gasperini quando entrambi erano all’inizio ha già fatto la sua proposta e l’ingresso in prima persona di John Elkann negli affari bianconeri sembra supportare l’ipotesi Gasperini. Ci sono sempre corsi e ricorsi storici, anche nelle squadre di calcio. Quando l’Avvocato decise per il Trap, quest’ultimo non aveva un grande palmares: di sicuro come allenatore nel 1976 dava meno garanzie del Gasperini attuale. Diverso il discorso che riguarda Spalletti. E’ un tecnico che ha trovato la sua giusta dimensione a Roma, dopo essere passato per Udine, ma ha vinto pochissimo. E’ vero che le squadre che ha frequentato non erano attrezzate per grandi successi e che è arrivato a Roma quando i soldi erano finiti, ma anche per questo non ha l’abitudine a vincere, la stessa che si ritrova nella carriera di Gasperini che ha cominciato nelle giovanili bianconere conquistando tutto quello che si poteva conquistare. E’ stato al sud a Crotone e ha avuto enorme successo, lo stesso che ha raggiunto negli anni genoani. Non sono pochi (in genere si tratta dei procuratori dei concorrenti) coloro che gli cercano difetti e pensano di trovarli nel suo carattere che, almeno per chi non lo conosce, appare fragile. Errore grossolano. Dietro la facciata fatta di buone maniere, che da sempre la Juve predilige, c’è un tecnico che sa essere all’occorrenza durissimo e che soprattutto non si lascia intimorire da nessuno. Ranieri alla Juve è scivolato (relativamente, stiamo parlando del terzo posto con una squadra da terzo posto) a causa di una società che non gli ha messo a disposizione un centrocampista di valore come Diego, ma anche per via di una carattere che l’ha portato in più d’una occasione a perdere la calma (mai davanti alle telecamere, però). Al resto ha pensato l’ostracismo nei confronti di Trezeguet e quell’inconscia irritazione o polemica con i senatori come Del Piero, Nedved e via di seguito. Secondo quanto ci risulta è opinione della proprietà e di qualche dirigente che con Gasperini certi problemi di spogliatoio non si sarebbero mai verificati. Tutti fenomeni, fino a quando poi non si devono confrontare con la dura realtà di un grande club dove se non vinci lo scudetto significa che l’hai sicuramente perso: anche se la tua squadra è meno attrezzata delle concorrenti. Fra poco, a meno di un clamoroso colpo di scena (Cobolli vede bene Conte), toccherà a Gasperini salire sulla giostra.
fedecarci2@hotmail.it
(in esclusiva per Indiscreto)
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