Attualità

Il mistero di Marta Fascina

Stefano Olivari 25/07/2022

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Nemmeno aver dato del nano a Brunetta, in un’epoca in cui si grida al body shaming quando dici a un bambino obeso di non mangiare dieci tubi di Pringles, ci ha permesso di leggere un articolo o ascoltare un servizio davvero critico su quell’improponibile personaggio che è Marta Fascina, che sintetizza alla perfezione il declino di un uomo come Silvio Berlusconi, che indubbiamente ai suoi tempi è stato grande visto che per più di un quarto di secolo è stato votato da molti e soprattutto avversato (vero indicatore di grandezza) da moltissimi altri.

I media di destra, non soltanto quelli della casa, sulla Fascina non osano nemmeno ironizzare, lei fra l’altro è anche deputato di Forza Italia, quelli di sinistra la risparmiano un po’ perché è donna e molto perché senza un Berlusconi in vita, almeno biologica, non ci sarebbe alcun margine per l’ennesimo governo con dentro il PD. Eppure quando la settimana scorsa a Villa Grande (bei tempi quando Berlusconi scambiava opinioni con gli Zeffirelli e non con gente inadeguata anche per gli standard dei 5 Stelle) durante uno pseudovertice con Salvini lei gli teneva la mano e lui, l’uomo che ci ha fatto vedere il Super Bowl e la NBA, Holly e Benji e Hazzard, Mai Dire Gol e Casa Vianello, insomma che ha influito sulla cultura pop del nostro paese, era lì, assente e sorridente, ci ha preso una tristezza infinita, degna del finto matrimonio celebrato (?) a marzo. La Ronzulli, Cesa, Lupi, Tajani trasformato in potenziale statista da ‘Ce lo chiede l’Europa’, non ci ricordiamo chi altri. Una pena infinita, per descriverla bene ci vorrebbero la fantasia e l’estro dei giornalisti che hanno scritto del barbone che manifestava in favore di Draghi.

Un po’ come avviene con i campioni dello sport, con lo schema Dama Bianca molti danno la colpa del declino di Berlusconi a quello che Elio definiva “Il triangolino che ci esalta”, come se fino alla campagna elettorale del 2013, l’ultima in cui è stato in condizioni accettabili, non aveva certo vissuto in castità. Il problema non è ovviamente questo, ma il livello infimo della gente (maschi, femmine, eccetera) che negli ultimi dieci anni ha fatto da filtro fra lui e il mondo. Chi è Marta Fascina? Poi in concreto fra Pessina, Ranocchia, Sensi, Caprari e così via Galliani gli sta facendo perdere più soldi, ma almeno non danneggia il resto d’Italia.

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