Ibrahimovic nella bolla di Sanremo

29 Dicembre 2020 di Indiscreto

Zlatan Ibrahimovic parteciperà a tutte e cinque le serate del prossimo Festival di Sanremo, condotto da Amadeus: il 2, 3, 4, 5 e 6 marzo prossimi, con modalità ancora da definire. Aspetteremmo a dire ‘Sul palco dell’Ariston’, visto che il 3 marzo dovrebbe esserci Milan-Udinese ed il 7 Verona-Milan: tutto al condizionale, ci sono i turni di campionato ma non è detto che il Milan giochi proprio in quelle date. La logica suggerirebbe un collegamento, anzi cinque collegamenti, da Milano, ma anche che la RAI non possa strapagare un personaggio come lui per poi accontentarsi di un video di quelli a cui quest’anno ci siamo tristemente abituati in tutte le trasmissioni. Nel caso, Ibra forse ci risparmierà almeno la libreria bianca con i libri cartonati Aiazzone.

La cosa interessante di tutta la vicenda è che l’idea di base del prossimo Sanremo sia una sorta di bolla tipo NBA, per addetti ai lavori e pubblico, utilizzando anche una nave (probabilmente la Costa Smeralda). In sostanza l’evento televisivo italiano dell’anno riuscirà ad organizzarsi meglio di tanti sport, salvando pubblico e ascolti televisivi anche se con il cast del 2021 sarà difficile ripetere i trionfi dell’anno scorso. Nella bolla non è che si entri o si esca a piacimento e questo vale a maggior ragione per gli ospiti fissi, tre finti maledetti su quattro, come l’attaccante del Milan, Fiorello, e gli inspiegabili Elodie e Achille Lauro. Inspiegabili perché sono cantanti, e nemmeno così nazionalpopolari da poter cambiare ruolo in scioltezza.

Ma tornando ad Ibrahimovic, la domanda del bar è semplice: il Milan era d’accordo nel perdere il suo trascinatore in una fase decisiva del campionato e proprio per quelle partite che Ibrahimovic risolverebbe anche a 50 anni? Ovviamente no. Poi è chiaro che adesso la velina è che tutto fosse concordato, che non ci saranno problemi, che anzi Pioli è sempre stato un grande fan di Sanremo (non l’abbiamo ancora letta, è solo una previsione). La certezza è che Pioli è intelligente ed ex calciatore abbastanza per non mettersi in collisione con il campione che può farlo svoltare da bravo tecnico da media classifica a profeta vincente. La supercertezza, ripetiamo quanto scritto a proposito di Zaniolo e della Ghenea (del resto non è che abbiamo così tante idee nuove) è che battendo Udinese e Verona, nella settimana di Sanremo, magari con suoi gol, Ibrahimovic diventerebbe l’eroe dei due mondi, anzi tre (anche il Veneto), mentre non riuscendoci sarebbe il solito calciatore marchettaro e poco concentrato.

Share this article