Stefano Olivari

Nato a Milano nel 1967, laureato alla Bocconi, dall'inizio degli anni Novanta scrive di sport, economia e cultura pop. Come giornalista professionista ha lavorato per la Voce, Repubblica, Tuttosport, Mediaset, Tre, Ansa, Calciatori.com, Radio Rai, Guerin Sportivo, il Giornale, il Corriere del Ticino e ovviamente Indiscreto, di cui dal 2000 è direttore ed editore. Come autore ha scritto 9 libri e come editore ne ha prodotti altri 37.

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    Il bar sport di Benni

    Dopo l' addio di Carlos Alberto Parreira, a causa di una grave malattia della moglie, la nazionale sudafricana sembra in balia dell' incompetenza dei suoi dirigenti: la memorabile vittoria nella Coppa d' Africa 1996 è lontana, così come i sogni di scalate mondiali nati dopo gli ottavi sfiorati a Francia 1998 ed Asia 2002. L' ultimo a sparare cannonate [' ]

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    Una promessa

    Ripartiamo non proprio di slancio, tenendo fede addirittura ad una promessa: il ritorno dello Svegliarino multisportivo, come quello delle origini su Indiscreto. I Giochi Olimpici sono il migliore dei pretesti per questa svolta, al di là delle richieste dei lettori proprio come noi stanchi di quei dieci personaggi e di quelle quattro squadre che occupano [' ]

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    Il leone Christian

    Salutiamo tutti per una settimana, torneremo ai nostri posti dal 7 agosto per vivere minuto per minuto i Giochi di (purtroppo) Pechino. Chiudiamo la stagione con una storia meravigliosa ed un video che ci ha fatto piangere, non metaforicamente. La storia di due ragazzi australiani, John Rendall e Anthony Bourke, e del loro leone, che [' ]

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    Nel garage di Riis

    1. Ha rivinto Bjarne Riis. Dodici anni dopo quel Tour de France 1996 asteriscato, moralmente e tecnicamente non aggiudicabile a nessun altro (forse al secondo Jan Ullrich? O ancora al terzo Richard Virenque?). Il direttore sportivo del team Csc-Saxo Bank ha quindi anticipato lo sprint degli organizzatori, giungendo primo al traguardo del suo garage: dentro [' ]

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    Cucù l’illecito non c’è più

    Dopo la sentenza per il presunto tarocco di Atalanta-Livorno dello scorso campionato (sia all' andata che al ritorno), che di fatto è consistita in quattro mesi di squalifica a Balleri e in una minimulta (25mila euro) al Livorno, l' unica certezza è che nel calcio italiano l' illecito sportivo non esiste più. ' Quando mi hai chiesto il pareggio [' ]

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    L’impresa di Phil Anderson

    Tifavamo per Cadel Evans, nel Tour de France appena concluso, ritenendolo fra i campioni uno dei più puliti. In ogni senso, anche se ovviamente non si può giurare su nessuno. Purtroppo l' australiano è arrivato secondo per la seconda volta consecutiva: adesso sembra quasi una cosa normale, ma all' inizio degli Ottanta un corridore non europeo protagonista [' ]

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    Il morto da rischiare

    I media sono professionisti dell' allarmismo, che tiene desta l' attenzione del lettore più delle rassicurazioni, ma va detto che nella stagione 2007-2008 tutti gli indicatori riguardanti la violenza in qualche modo legata al calcio sono hanno indicato un diminuzione degli episodi criminosi. Non per un miglioramento del senso civico dei tifosi, ma per la prudenza dell' Osservatorio [' ]

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    Maggiolini e mosche

    Oscar Eleni da località segreta in attesa che cominci davvero la sagra della trippa, posto meraviglioso dove si beve, si mangia e non si riesce a trovare una risposta al dilemma di Azzurra, di Recalcati, di Minucci, del Petrucci che a Madrid, in visita pastorale nella mattinata senese dei rimpianti europei, si era dichiarato d’accordo [' ]

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    Supercoppa italianissima

    Qualche mese fa abbiamo tutti ascoltato la Lega, Inter e Roma esaltare l' utilità di esportare la Supercoppa per motivi di immagine, soldi, pubblicità generale al prodotto calcio italiano e via dicendo. Strada fra l' altro già percorsa in passato, fra Washington (Milan-Torino 1993), New York (Juve-Milan 2003) e Tripoli (Juve-Parma 2002), senza che la serie A [' ]

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    La polemica assenza dei mantenuti

    La serie B è morta dal punto di vista filosofico (se invece che di identità ed etica parli di spettacolo, chi mai andrebbe a vedere uno spettecolo di serie B quando può comodamente vedere quello di A?) prima ancora che finanziario, ma nemmeno i morti erano mai arrivati al punto di scioperare contro se stessi. [' ]