Assist negli anni sbagliati

12 Luglio 2007 di Stefano Micolitti

ALL TIME SECOND TEAM
G DON OHL (1964-1968) – Arriva da Detroit insieme a Bailey Howell nel 1964 ed insieme vanno a formare con Gus Johnson, Walt Bellamy e Kevin Loughery un quintetto da fuochi artificiali che sfiorerà le finali con i Celtics. Realizzatore implacabile e clutch player…18.9 ppg, 3.7 rpg e 3.2 apg in quattro stagioni ai Bullets e statistiche ancora migliori nei playoffs con 26.2 ppg e 6 rpg 1n 13 partite. Tre volte All Star. G KEVIN PORTER (1972-1975 / 1979-1983) – Trottolino di 5’10…dotato di velocità impressionante…passatore straordinario, ha detenuto per dodici stagioni il record assoluto di assist in una partita con 29, ottenuto in maglia Nets nel 1978, proprio l’anno dell’anello vinto dai Bullets. Play puro senza grosse qualità offensive…non una gran mano dalla distanza, prendeva molti tiri in penetrazione grazie alla sua velocità superiore. Inizia e finisce la carriera ai Bullets…10.6 ppg con buone percentuali dal campo e 6.5 apg in sei stagioni. Play titolare della squadra che raggiunse le finali nel 1975…14.4 ppg e 7.3 apg in 17 partite in quella postseason. Primo negli assist nel 1975 con 8 a partita e nel 1981 con 9.1. Le sue grandi qualità di passatore ed il numero di stagioni a Washington lo fanno preferire a giocatori superiori come Gus Williams e Dave Bing, autori di buone cose, soprattutto il primo, per un periodo di tempo ridotto ed a fine carriera. G ARCHIE CLARK (1971-1974) – Vedi anche Philadelphia 76ers. Arriva ai Bullets a trent’anni suonati ma con ancora qualche cartuccia da sparare…prende il posto di Monroe, ceduto ai Knicks, e si impone come primo realizzatore e passatore della squadra in regular season, con 25.1 ppg e 8 apg…seguirà un’altra buona stagione e poi una discreta, nella quale inizierà il suo declino. Il meglio però Clark lo diede nei playoffs, in due serie perse con i Knicks, poi finalisti, nel ’72 e nel ’73: 26.7 ppg e 7.8 apg nella prima, 21.2 ppg e 5.2 apg nella seconda. Preferito per la sua classe straordinaria al backcourt titolare del titolo 1978 formato da Tom Henderson, difensore e generale in campo, e Kevin Grevey, micidiale tiratore mancino. G ROD STRICKLAND (1996-2001) – Play dal talento cristallino e dalla complessa personalità…ragazzo del Bronx, con un caratteraccio che non lo ha certo reso molto popolare tra gli addetti ai lavori. Tecnicamente parliamo invece di quello che, per noi, è stato uno dei più grandi play degli anni ‘90…inventore straordinario e tra i migliori piccoli di sempre a ‘finire’ la penetrazione…difensore aggressivo, passatore fantastico ed anche notevole rimbalzista. Statisticamente il sogno di ogni partecipante ad una fantasy league…15.5 ppg, 4.3 rpg, 8.9 apg e 1.6 stlpg in carriera a Washington. Primo nella lega negli assist nel 1998 con 10.5 a partita…membro dell’All NBA Second Team sempre nel 1998. A nostro parere uno dei più forti all time a non aver mai giocato un All Star Game. G RICHARD HAMILTON (1999-2002) – Uno dei pochi nei tempi moderni in grado di prendersi con continuità pull-up jumpers con l’uomo addosso da ogni angolo del campo. 6’6…molto rapido in grado anche di portare con autorità il pallone a canestro, ottimi movimenti senza palla, ma per il resto piuttosto carente ed assai migliorabile in ogni altro aspetto del gioco…essenzialmente un realizzatore. Migliorato parecchio in ognuna delle sue tre stagioni a Washington, passa da 9 a 18.1 a 20 ppg. Preferito di pochissimo al piccolo grande Michael Adams, All Star nel 1992. Ovviamente nella memoria storica rimarrà il Richard Hamilton visto ai Pistons…
F JUWAN HOWARD (1994-2001) – Altro membro dei Fab Five…molto tecnico ma anche eccessivamente soffice, ha sempre portato il suo mattoncino ma niente più. Non ci ha mai convinto…entrato nella lega come potenziale star, non è riuscito a dare continuità al suo gioco e ad imporsi come leader e trascinatore…18.4 ppg e 7.4 rpg in carriera a Washington con una sola apparizione ai playoffs in sette stagioni…una volta All Star. F BAILEY HOWELL (1964-1966) – Vedi anche Boston Celtics. Hall of Famer…due grandi stagioni a Baltimore prima di andare a fare scorpacciata di titoli con i Celtics. All around player, realizzatore e rimbalzista, arrivato via trade da Detroit, fu elemento determinante nel raggiungimento, da parte dei Bullets, dei loro primi playoffs culminati con la finale di conference persa in sei partite contro i Lakers…20.8 ppg e 11.7 rpg in quella postseason per Howell…18.2 ppg e 10.3 rpg in carriera a Baltimore…una volta All Star. F TERRY DISCHINGER (1962-1964) – All America a Purdue e oro olimpico a Roma, entra nell’NBA nel 1962 con gli Zephyrs e viene eletto Rookie of the Year, grazie ad una annata da 25.5 ppg, col 51% dal campo e 8 rpg. Seconda annata ugualmente positiva che conferma le sue notevoli doti di realizzatore e rimbalzista 20.8 ppg e 8.3 rpg…poi la blockbuster trade che lo porta a Detroit dove non confermerà le buone cose fatte vedere con i Bullets. Due volte All Star. Da segnalare anche tre buone stagioni a inizio carriera di Truck Robinson, rimbalzista formidabile e futuro All Star e cinque discrete stagioni di un impalpabile Harvey Grant, grande tiratore, ma sempre poco incisivo. F JACK MARIN (1966-1972) – Tiratore mancino di grande tecnica e rendimento incredibilmente costante…statisticamente alcune sue annate sono delle autentiche fotocopie. Buona stagione da matricola che gli vale l’inserimento nell’All Rookie Team. 16.7 ppg e 6.1 rpg in carriera a Baltimore. Il suo gioco saliva di un livello nei playoffs, dove ha sempre tirato fuori il meglio…20.6 ppg e 8.1 rpg nelle 18 partite dei playoffs ‘71, perse in finale contro Milwaukee. Una volta All Star. Carriera quasi analoga per Greg Ballard che, silenziosamente, ha dato ai Bullets sei stagioni di buon livello. Appena fuori rimane anche Tom Gugliotta, Larry Bird dei poveri ad inizio carriera e poi assestatosi a livelli inferiori, soprattutto a causa di numerosi infortuni. F MITCH KUPCHAK (1976-1981)- Giocatore fondamentale per le fortune dei Bullets di fine anni ’70…molto fisico ma anche dotato di discreta tecnica e intelligenza superiore, era chiamato a fare gran parte del lavoro sporco. Buone statistiche in minutaggio ridotto…15.9 ppg col 51% dal campo e 6.9 rpg in 26 minuti a partita nel 1978, anno del titolo. Anche se non c’entrano nulla con i migliori di sempre ricordiamo, per l’angolo della nostalgia, che in quella squadra giocarono anche Larry Wright e Joe Pace, il primo ovviamente con ben altro impatto rispetto al secondo. Menzione anche per Cliff Robinson, destinato a rimanere sulla soglia di vari All Time Team, visti i frequenti cambi di squadra e le pochissime partite di playoffs giocate, ma che a Washington ha giocato forse il suo miglior basket.
C JEFF RULAND (1981-1986) – Centro-ala con l’aspetto più di un uomo di linea dell’NFL che di un giocatore di basket…ma in campo era tutt’altra musica…mano morbidissima vicino a canestro, con movimenti alla Sabonis e notevole range da fuori…le sue percentuali dal campo a Washington sono state da fantascienza: 55% nell’anno peggiore e 58% nel migliore, il 1984, dove ebbe 22.2 ppg, 12.3 rpg, 3.9 apg e la convocazione all’All Star Game. Per Ruland 18.6 ppg e 10.8 rpg in cinque stagioni a Washington, tre intere e due a mezzo servizio…ed il problema principale per Jeff furono proprio gli infortuni, che gli stroncarono la carriera a soli 27 anni. Tanto di cappello al management di Washington che riuscì a sbolognarlo, già rotto, ai Sixers in cambio di Moses Malone…Ruland lasciati i Bullets giocò un grand total di 18 partite in sei stagioni a Philadelphia. Menzioni per Rick Mahorn, entrato nella lega con i Bullets e poi diventato capo dei Bad Boys a Detroit e per ‘Never Nervous’ Purvis Ellison, che se fosse stato un po’ più ‘nervous’ avrebbe avuto sicuramente una carriera migliore. C MOSES MALONE (1986-1988) – Vedi anche Philadelphia 76ers. Dopo aver condotto i Sixers alla terra promessa Moses approda a Washington dove giocherà due stagioni ad altissimo livello…nonostante l’incredibil

e regalo di Phila, Washington non riesce ad andare oltre il primo round dei playoffs nei due anni targati Malones (Moses + Jeff). Solite buonissime statistiche per Moses nonostante abbia passato i trenta ed il suo stile di gioco comporti un enorme dispendio di energie, 22.2 ppg, 11.2 rpg in carriera ai Bullets…aggiungiamoci anche il career best dalla lunetta con l’82% su 692 tentativi nel 1987…sempre nell’87 membro dell’All NBA Second Team…due volte All Star, con 27 p e 18 r nella partita del 1987…Hall of Famer.
Arrivederci alla prossima settimana con gli award…

Stefano Micolitti
smicoli@tin.it

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