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Tutti sulla stessa barca
Oscar Eleni dal porto di Trieste, dopo aver svegliato inavvertitamente Matteo Boniciolli, eccellente allenatore di basket senza fortuna la fortuna che meriterebbe anche per colpa di un carattere putrella, come diceva Gamba quando gli dicevano che doveva essere flessibile, sventolando la bandiera creata genialmente, quindi subito bocciata, da Marina Abramovic per la Barcolana di ottobre: [' ]
I reclutatori di Miressi
Oscar Eleni inseguito da Nerone che non ci lascia respirare, una fuga verso l’abbazia benedettina bavarese così ben raccontata su Repubblica da quel genio che è Paolo Rumiz per meditare sul fine settimana dell’Italsport che ci costringe ad una sosta nell’oasi degli psicanalisti. Sogniamo o è venuto il momento di svegliarsi? Insomma, cosa possiamo dire a [' ]
Il bisogno di sentirsi eroi
Oscar Eleni dalle colline vietnamite di Bana per una passeggiata sul ponte costruito a 1400 metri di altezza, sostenuto da mani gigantesche, provando la stessa impressione dei tempi in cui i pivottoni dell’URSS facevano sembrare un mandarino la palla da basket, nei giorni in cui sognavi Chamberlain e Russell prima di Alcindor-Jabbar o del Tim [' ]
Larry Brown alla Juventus?
Oscar Eleni dalle acque profonde delle Bahamas, andando negli abissi per abbracciare Alessia Zecchini che ruba un record mondiale fra i sub alla gloria giapponese. Giornata speciale per la compagnia italiana dei piagnoni. Una domenica del genere non la ricorda quasi nessuno. Colpa del sole, dice qualcuno. È lui, quel carro di fuoco, a far [' ]
Fra Jugoslavia e Formentera
Oscar Eleni dall’eremo con il tetto di paglia dopo essere scappato dal fiume dove dicono di aver visto un coccodrillo, dopo aver rifiutato l’invito di un amico texano, no, non Ettore Messina, che voleva convincermi che le tigri vere, più di cinquemila, vivono nel suo stato con una stella. Angeli e demoni dell’estate, una poesia di [' ]
Arese e Liquori, i miler del sogno
Oscar Eleni dalla vecchia trattoria milanese Aurora per un giorno che non dimenticheremo. Grazie alla regia di Fabio Monti, che continua a sentirsi fuori posto in un mondo giornalistico dove è stato un principe. Giornata davvero speciale. Di emozioni, di bei ricordi. Grazie ad Arese e alla sua generosità, grazie a Marty Liquori che non ha [' ]
Camila Giorgi e l’inguardabile tennis femminile
In più di un' occasione Camila Giorgi ha ammesso, senza spocchia e come se fosse una cosa scontata, che lei il tennis femminile non lo guarda. Voleva dire, probabilmente, che è troppo concentrata sul suo gioco per pensare a quello delle altre, ma questo non toglie che il tennis femminile sia diventato davvero inguardabile e lo [' ]
I disertori di Sacchetti
Non avendo più chiappe chiare da mostrare Oscar Eleni se ne torna in Lituania per il centenario dell’indipendenza nello stato baltico che è la reggia Sabonis dove il principe Jasikevicius fa meraviglie e non ha ha tradito per quattro talleri. Un posto fra cento mongolfiere di Kaunas più belle di quelle che ci ospiratorono a [' ]
Giochi 2026 a Milano o Torino?
Entro fine luglio Malagò dovrà decidere quale candidatura italiana sostenere per i Giochi Olimpici invernali del 2026, dopo che il governo gialloverde si è defilato pur sostenendo nella sostanza i suoi: la Lega Milano, pur governata dal centro-sinistra, i Cinque Stelle la Torino della Appendino, pur avendo contro la solita base di chi si oppone [' ]
La difesa britannica di Froome
Chris Froome correrà quindi il Tour de France, che inizia sabato 7 luglio, da cui fino a qualche giorno fa gli organizzatori lo volevano estromettere. L' UCI, cioè la federazione internazionale, con un tempismo sospetto lo ha infatti assolto dall' accusa di doping, rimettendolo quindi in gara. I mezzi di informazione per saperne di più, colpevolisti o [' ]